Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, ripreso dalle agenzie di stampa di Mosca, non le ha mandate a dire all’Unione Europea e alla Nato. Dichiarazioni pesanti contro l’Occidente, le sue, il cui operato viene paragonato a quanto fatto da Adolf Hitler allo scoppio della seconda guerra mondiale. Per Lavrov, infatti, i Paesi europei e gli Stati Uniti, ma anche gli alleati degli stati occidentali, stanno formando una coalizione per andare a fare «una guerra alla Russia». Il paragone è con il dittatore tedesco e con il nazismo, perché Hitler «riunì un numero significativo di Paesi europei sotto le sue insegne per una guerra contro l’Unione Sovietica».

Lavrov paragona Ue e Nato ai nazisti
Il ministro degli Esteri russo non usa mezzi termini nella sua analisi della situazione attuale. L’Unione Europea e la Nato vengono così paragonati alla Germania nazista. L’operato di Hitler, per lui, sarebbe come quello degli attuali leader mondiali, perché entrambi hanno un nemico identico, che prima si chiamava «Unione Sovietica» e ora «Russia». Lavrov lo ha affermato durante una conferenza stampa a Baku, pochi istanti dopo aver concluso il suo incontro con Jeyhun Bayramov, ministro degli Esteri dell’Azerbaigian.
Anche Medvedev cita il nazismo
E di nazismo si è parlato a più riprese durante tutta l’invasione russa in Ucraina. Inizialmente è stato proprio Putin a parlare di denazificazione del territorio di Kyiv, un termine che poi non è più tornato. Lo stesso Lavrov, più tardi, aveva parlato di Hitler con origini ebraiche, generando le ire di Israele, mentre il presidente ucraino Zelensky ha paragonato proprio Putin e la Russia al nazismo tedesco. E infine il riferimento odierno, ripreso poco dopo anche dall’ex presidente Dmitri Medvedev. Quest’ultimo su Telegram ha scritto: «La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock ha affermato che la Russia sta usando la fame come un’arma. E’ sorprendente ovviamente sentire questo da funzionari il cui Paese ha tenuto Leningrado sotto assedio per 900 giorni, dove quasi 700mila persone sono morte di fame». Il riferimento è proprio alla seconda guerra mondiale.
