Nel discorso sullo Stato della Nazione, Vladimir Putin ha annunciato la sospensione dell’applicazione del trattato New Start, l’ultimo sulla riduzione delle armi nucleari ancora in vigore con gli Stati Uniti. La Federazione Russa, ha spiegato il presidente, non può permettere agli ispettori americani di visitare i siti nucleari russi mentre Washington si sta impegnando per infliggere «una sconfitta strategica» a Mosca. «Sospendiamo il trattato, ma non ce ne ritiriamo». La cose da sapere sul trattato New Start.

Quando è stato firmato l’accordo
Il nuovo trattato Start (New Strategic Arms Reduction Treaty) sul disarmo nucleare fu firmato a Praga l’8 aprile 2010 dagli allora presidenti Usa, Barack Obama, e russo, Dmitri Medvedev. È entrato in vigore il 5 febbraio 2011, per poi essere prorogato una prima volta per cinque anni nel febbraio 2016 e una seconda nel febbraio 2021. La scadenza ora è prevista per il 2026.
Il primo trattato siglato nel 1991
Si tratta del quarto degli accordi Start, tesi a limitare o a diminuire gli arsenali di armi di distruzione di massa. Il primo fu siglato nel 1991 da Stati Uniti e Unione Sovietica, cinque mesi prima del collasso dell’Urss. New Start ha sostituito tutti gli accordi precedenti: Start I (già scaduto a dicembre 2009), Start II (siglato nel 1993) e Sort (nel 2002).

L’obiettivo del New Start
Il New Start si prefigge il compito di ridurre del 30 per cento il limite di testate nucleari, fissato dal precedente accordo Sort (Strategic Offensive Reductions Treaty). Il trattato, unico patto bilaterale tra Stati Uniti e Russia nonché unico ancora vigente in materia di disarmo nucleare, fissa dei limiti per entrambe le parti.
Testate e vettori: i limiti
Per testate e bombe nucleari, il limite è fissato a 1.550 testate nucleari. Riguarda le testate montate sui missili balistici intercontinentali (Icbm), sui missili balistici lanciati dai sottomarini (Slbm) e il numero di bombardieri disponibili con una testata ciascuno: una diminuzione del 74 per cento rispetto all’accordo Start I e del 30 per cento rispetto agli accordi del 2002. Per i vettori, il limite è fissato per entrambe le parti a 700: un dimezzamento rispetto allo Start 1. Il limite sale a 800 contando anche i missili non puntati.
Ispezioni e scambio di dati
L’accordo New Start prevede ispezioni dirette, scambio di dati e informazioni, metodi per facilitare i controlli, notifiche relative alle armi strategiche e ai siti elencati nel documento. Primo del dislocamento di un nuovo vettore prevede inoltre un preavviso di 48 ore. C’è una questione spinosa, da sempre, quella relativa ai programmi di difesa anti-missile: secondo Washington, l’intesa non stabilisce limiti, interpretazione mai condivisa da Mosca.
L’accordo prevede una clausola di ritiro
Ciascuna parte può decidere unilateralmente di disdire l’accordo con un preavviso di tre mesi: il trattato prevede infatti una clausola di ritiro.