La Federazione Internazionale dei Giornalisti (Ifj) ha sospeso con effetto immediato l’Unione russa dei giornalisti (Ruj) dall’organizzazione. La decisione è giunta a seguito di un’indagine sulla condotta del sindacato di Mosca a seguito dell’invasione dell’Ucraina. Contestata anche la volontà di aprire nuove filiali nei territori occupati, in aperta violazione con i principi della stessa Ifj. Il provvedimento ha ottenuto anche il sostegno della Fnsi, Federazione nazionale della stampa italiana. Probabile un ricorso da parte della Russia, che potrà avanzare la sua richiesta soltanto al prossimo Congresso internazionale dell’organizzazione.
#Russia 🇷🇺: Today the IFJ has suspended the Russian Union of Journalists (RUJ) from membership following a vote of the Federation’s global Executive Committee.
Here is why 👇🏽 https://t.co/DPAeldQ4pa @EFJEUROPE— IFJ (@IFJGlobal) February 22, 2023
I motivi della sospensione dall’Ifj e la risposta della Russia
In un comunicato ufficiale sul proprio sito online, l’Ifj ha annunciato la sospensione ieri mercoledì 22 febbraio. I membri del comitato hanno giudicato inaccettabile la condotta dell’Unione russa dei Giornalisti dopo l’invasione in Ucraina, ma soprattutto la volontà di aprire quattro filiali nei territori occupati. L’Ruj ha infatti annunciato di voler espandere la propria azione a Zaporizhzhia, Kherson, Donetsk e Luhansk. «Ci basiamo su solidarietà e cooperazione internazionale», ha dichiarato la presidente dell’Ifj Dominique Pradalié. «La Russia ha chiaramente infranto questi ideali e seminato divisione fra i sindacati fratelli». Ha poi sottolineato come la Federazione intenda comunque sostenere i giornalisti indipendenti sia all’interno sia all’esterno del Paese.

Lo stesso presidente dell’Unione russa dei giornalisti Vladimir Solovyev ha confermato subito la sospensione dall’Ifj. «Mi hanno inviato una lettera», ha detto all’agenzia di stampa Tass. In base alle regole della Federazione, la Russia potrà presentare ricorso al prossimo Congresso internazionale, che potrà confermare o annullare il provvedimento. È l’unico a poter ratificare un’espulsione definitiva, in quanto il Comitato esecutivo può solo decretare un allontanamento provvisorio dopo aperta indagine e con il consenso dei due terzi dei membri effettivi. «Il comportamento russo è inaccettabile», ha detto Raffaele Lorusso, membro italiano dell’Ifj. «È nostro dovere continuare a sostenere i nostri colleghi ucraini, ma anche i cronisti di Mosca che si oppongono alla guerra mettendo a rischio la propria incolumità».
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