Russia, Salvini: «Riflessione sulle sanzioni». Letta: «No a segni di cedimento»

Debora Faravelli
23/08/2022

Il leader della Lega ha invitato a riflettere sulla validità dello strumento e sugli effetti prodotti sull'economia russa mentre l'avversario ha esortato a non cedere nei confronti di chi «ricatta l'Italia e l'UE».

Russia, Salvini: «Riflessione sulle sanzioni». Letta: «No a segni di cedimento»

Botta e risposta tra Matteo Salvini ed Enrico Letta sulla Russia, seguito dall’intervento del premier uscente Mario Draghi. I due segretari di partito si sono incontrati al Meeting di CL a Rimini e hanno espresso le loro posizioni sulle sanzioni comminate a Mosca da parte dei paesi dell’Unione Europea.

Scontro tra Letta e Salvini sulla Russia

«Bisogna guardare i numeri, l’avanzo commerciale della Russia è di 70 miliardi di dollari. Per la prima volta nella storia il sanzionato ci guadagna. Chiedo di valutare l’utilità dello strumento: se funziona andiamo avanti, ma se funziona al contrario rischiamo che favorisca l’economia russa invece che dissuadere Putin nell’attacco». Così il leader della Lega ha offerto lo spunto per una riflessione sulle sanzioni alla Russia in modo da evitare che alimentino la guerra e avvantaggino il soggetto che avrebbe dovuto esserne colpito.

Quanto alla posizione che la Lega intende tenere nei confronti della guerra russo-ucraina in un eventuale governo di cui potrebbe far parte, Salvini ha spiegato che farà ciò che fanno gli altri paesi democratici e occidentali: «Comunque vadano le elezioni, la collocazione internazionale dell’Italia non si cambia».

Nella sua replica, il segretario dem ha espresso con convinzione la necessità di non mostrare alcun segnale di cedimento a Putin che, ha accusato, sta ricattando l’Italia e l’UE: «Farlo vorrebbe dire dargliela vinta. Al ricatto non si risponde con il cedimento e dobbiamo essere molto netti, mantenere le alleanze e non cambiare linea».

Draghi: «L’Italia continuerà a sostenere l’Ucraina»

Pur non direttamente, anche il premier Draghi è intervenuto per ribadire il posizionamento internazionale del nostro paese. Nel suo discorso alla conferenza per la Crimea in corso in Ucraina, ha ribadito che l’Italia continuerà a sostenere Kiev nella sua lotta per resistere all’invasione russa, per ripristinare l’integrità territoriale e per proteggere la propria democrazia e la propria indipendenza. «La Russia deve porre fine alla sua occupazione illegale e ai suoi attacchi brutali contro i civili disarmati», ha aggiunto.