Il patriarca di Mosca Kirill è scivolato a causa del pavimento bagnato dall’acqua santa, mentre scendeva dal pulpito nel corso di una funzione religiosa a Novorossijsk, ed è caduto a terra. L’incidente è stato catturato dalle telecamere durante la registrazione della trasmissione, sul sito web della Chiesa ortodossa russa. Altri sacerdoti e guardie sono venuti in aiuto del primate, ma non sono riusciti ad afferrarlo per tempo.
#Putin‘s priest Patriarch Kirill fell during the consecration of a temple in #Novorossiysk. pic.twitter.com/ZlcQhsaNGP
— NEXTA (@nexta_tv) June 25, 2022
Kirill: «Quando l’acqua cade, anche se è santa, sono le leggi della fisica a funzionare»
«Il pavimento era bagnato. Il fatto che io sia caduto oggi non significa nulla», ha detto il 75enne Kirill, come riportato dai media russi. «Il pavimento è bellissimo, puoi specchiarti, è così lucido e liscio. Ma quando l’acqua cade, anche se è acqua santa, sono le leggi della fisica a funzionare. Su questo bel pavimento sono caduto così purtroppo. Ma per grazia di Dio, senza alcuna conseguenza». Il protodiacono Andrei Kuraev ha scritto nel suo blog che nessuno ha fatto in tempo a evitare che Kirill cadesse «a causa delle restrizioni per il Coronavirus, per le quali il patriarca non può essere toccato e sostenuto sui gradini».

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Kirill, sedicesimo Patriarca di Mosca e di tutte le Russie
Kirill I è dal 2009 Patriarca di Mosca e di tutte le Russie: è il sedicesimo della storia. Nato il 20 novembre 1946 a San Pietroburgo, è stato ordinato sacerdote nel 1969. Diventato rettore del seminario di San Pietroburgo e dell’Accademia Teologica, ha mantenuto la carica per un decennio, nel corso del quale nemmeno trentenne è stato nominato vescovo di Vyborg, divenendo arcivescovo nel 1977: sotto la sua giurisdizione ricadevano anche le parrocchie della Finlandia. Nominato metropolita dal patriarca Alessio II nel 1991, gli è succeduto dopo la morte, quando nel gennaio 2009 è stato eletto Patriarca di Mosca e di tutte le Russie dal Pomestny Sobor (ovvero il Consiglio dei vescovi della Chiesa russa), con con 508 voti su 702. Durante una controversa omelia di inizio marzo 2022, Kirill ha appoggiato l’invasione russa dell’Ucraina, definita «una giusta guerra contro le lobby gay».
