Il nuovo sito web creato dal quotidiano indipendente russo Novaya Gazeta è stato bloccato oggi in Russia, una settimana dopo il suo lancio. A fine marzo, il giornale diretto dal premio Nobel per la Pace 2021 Dmitry Muratov aveva annunciato la sospensione delle pubblicazioni, sia cartacee che online, a seguito della politica di repressione contro i critici dell’invasione militare russa in Ucraina. Un decina di giorni dopo, alcuni giornalisti della redazione avevano lanciato un nuovo media con sede all’estero: Novaya Gazeta Europe, indipendente «sia legalmente che nella pratica», come specificato dal caporedattore Kirill Martynov. Pochi giorni fa, il 15 luglio, il lancio di una rivista cartacea che poteva essere letta online tramite un nuovo sito chiamato Novaya Rasskaz-Gazeta.

La redazione: «Il nostro sito è stato ucciso subito dopo la sua nascita»
Il primo numero conteneva in particolare un’analisi dell’ideologia di Vladimir Putin e dell’autoritarismo: per questo, dopo pochi giorni, l’autorità delle telecomunicazioni russa Roskomnadzor ha bloccato il nuovo progetto editoriale del quotidiano indipendente su richiesta della procura, con l’accusa di aver screditato le forze armate russe. «Il nostro sito è stato ucciso subito dopo la sua nascita. L’abbiamo tenuto in vita per sette giorni e nove ore», si può leggere in un comunicato emesso dalla redazione. «Al momento, non ci sono lamentele contro la nostra rivista cartacea. Quindi continueremo a preparare il suo secondo numero». Lo staff di Novaya Rasskaz-Gazeta ha invitato inoltre i suoi lettori a non scoraggiarsi.

Novaya Gazeta, il giornale per cui scriveva Anna Politkovskaya
Novaya Gazeta ha iniziato a pubblicare nel 1993 e da allora si è affermata come delle pubblicazioni più rispettate nella Russia post-sovietica. Ma anche, probabilmente, la più scomoda: basti pensare ai reportage di Anna Politkovskaja sulla guerra in Cecenia, che sono costati la vita alla giornalista, uccisa il 7 ottobre 2006 nell’ascensore del suo palazzo a Mosca.