Brittney Griner, cestista statunitense stella del basket WNBA, è stata liberata dalla Russia in uno scambio di detenuti che ha coinvolto anche il trafficante d’armi russo Viktor Bout, che stava scontando una pena a 25 anni di reclusione negli Stati Uniti. Griner era stata arrestata a febbraio con l’accusa di traffico di droga mentre si trovava all’aeroporto di Mosca. E a inizio novembre era stata trasferita in una colonia penale femminile in Mordovia.
Moments ago I spoke to Brittney Griner.
She is safe.
She is on a plane.
She is on her way home. pic.twitter.com/FmHgfzrcDT— President Biden (@POTUS) December 8, 2022
Il “mercante di morte” Bout era stato arrestato nel 2008 in Thailandia
«Le ho parlato poco fa. Sta bene, è su un aereo e sta tornando a casa», ha twittato il presidente americano Joe Biden dalla Casa Bianca, dove è stato raggiunto dalla moglie della cestista, Cherelle Griner. Biden ha anche quindi ringraziato gli Emirati Arabi Uniti per aver aiutato gli Usa nello scambio di prigionieri. Il 65enne Bout, ex tenente dell’esercito russo in Angola, è già tornato in patria dopo lo scambio avvenuto all’aeroporto di Abu Dhabi, ha reso noto il ministero degli Esteri di Mosca. Soprannominato “Mercante di morte”, era stato arrestato nel 2008 in Thailandia, nel corso di un’azione coordinata dalla DEA, e successivamente estradato negli Stati Uniti.

Proseguono i negoziati per la liberazione dell’ex marine Paul Whelan
I negoziati tra Washington e Mosca per lo scambio di prigionieri includevano inizialmente anche l’ex marine Paul Whelan, che invece è ancora in carcere nella Federazione Russa, dove dal 2020 sta scontando una condanna a 16 anni per spionaggio. «Non abbiamo dimenticato Paul Whelan. Non è stata fatta una scelta di chi portare a casa. Per ragioni non spiegabili, la Russia tratta il caso di Whelan in modo diverso. Ma non demordiamo. Non lo faremo mai», ha dichiarato Biden.
