Russia, Lavrov cancella il volo a Ginevra per le sanzioni Ue
Il ministro degli esteri russo ha annullato la sua missione Onu come risposta alle misure adottate dall'Europa a seguito dell'invasione dell'Ucraina
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha annullato la sua missione Onu di domani a Ginevra. Avrebbe dovuto parlare al Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite e alla Conferenza sul disarmo, tenendo poi anche una conferenza stampa, ma ha annullato la partenza a causa delle sanzioni imposte dall’Ue che prevedono la chiusura dello spazio aereo ai vettori russi. Il Consiglio Onu, proprio oggi, con un focus sulla crisi ucraina ha aperto i lavori della sua 49esima edizione.
La cancellazione della missione di Sergei Lavrov a Ginevra per le sanzioni Ue
A dare l’annuncio è stata la rappresentanza permanente russa a Ginevra, che, in un tweet, ha sottolineato la cancellazione del viaggio «a causa di un divieto senza precedenti sul suo volo nello spazio aereo di un certo numero di paesi dell’UE che hanno imposto sanzioni anti-russe».
‼️ 🇷🇺 FM #Lavrov‘s visit to #Geneva for the session of the @UN_HRC and the Conference on Disarmament has been 🚫 canceled due to an unprecedented ban on his flight in the airspace of a number of EU countries that have imposed anti-Russian sanctions pic.twitter.com/i8niWHqoy9
— Russian Mission in Geneva (@mission_russian) February 28, 2022
Ieri, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen aveva annunciato: «Il nostro spazio aereo sarà chiuso a tutti gli aerei russi e questo include anche i jet privati degli oligarchi». L’Alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell ha spiegato però che «le sanzioni permettono perfettamente al ministro Lavrov di andare a Ginevra. Ci sono eccezioni diplomatiche alle sanzioni. Non glielo impediamo. Non potrà andare in vacanza, ma potrà viaggiare per motivi diplomatici».

Le contromisure adottate dalla Russia in risposta alle sanzioni Ue
La risposta della Russia alle sanzioni Ue, comunque, non si è fatta attendere. La Russia ha “blindato” anche il proprio spazio aereo, vietando il sorvolo alle compagnie di 36 Paesi, Italia inclusa. Colpiti, tra gli altri, anche Canada, Francia, Germania. La misura è stata annunciata in mattinata all’insegna del «principio di reciprocità» e dell’«interesse nazionale». Intanto, il Consiglio Onu, giovedì, terrà un dibattito urgente, su richiesta dell’Ucraina che mira a denunciare le violazioni dei diritti umani commesse dalla Russia, chiedendo un’inchiesta internazionale sotto mandato Onu. Sono stati ben 29 su 47 i membri del Consiglio che hanno sostenuto la richiesta. Solo cinque hanno votato contro. Tra questi ultimi, la Russia e la Cina.