Il Servizio di sicurezza federale della Russia ha annunciato di aver arrestato a Ekaterinburg il corrispondente del Wall Street Journal Evan Gershkovich, accusato di spionaggio. L’FSB ha reso noto che il giornalista, «agendo su istruzioni della parte americana, stava raccogliendo informazioni su una delle imprese del complesso militare-industriale russo, che rappresentano un segreto di Stato». Il dipartimento investigativo del FSB ha aperto nei confronti di Gershkovich un procedimento penale per spionaggio: in base all’articolo 276 del codice penale della Federazione Russa, il reporter rischia da 10 a 20 anni di carcere.
Si trovava a Ekaterinburg per un reportage sul Gruppo Wagner
Come ha scritto in un comunicato l’International Press Institute, è da ieri sera che i colleghi del Wall Street Journal tentavano, inutilmente, di mettersi in contatto con Gershkovich, che si trovava da due settimane a Ekaterinburg – nella regione degli Urali – per un reportage sul reclutamento del Gruppo Wagner e su ciò che pensano i russi della milizia mercenaria impegnata in Ucraina. Il giornale locale Vecherniye Vedomosti, già ieri sera, aveva riferito che funzionari della sicurezza in borghese avevano arrestato un uomo nel ristorante Bukowski Grill di Ekaterinburg: si trattava di Gershkovich, nel locale per incontrare Yaroslav Shirshkov, un contatto del posto.

In precedenza era stato a Nizhny Tagil, città dell’Uralvagonzavod
Una fonte tra i giornalisti occidentali che lavorano a Mosca ha detto a Meduza che, oltre a visitare Ekaterinburg, Gershkovich si è recato di recente a Nizhny Tagil: è qui che si trova Uralvagonzavod, grande complesso industriale militare che produce armamenti, macchinari e veicoli pesanti. Sarebbe stato proprio questo viaggio a essergli costato l’arresto.

Classe 1991, Gershkovich è in possesso della cittadinanza americana. Vive in Russia da circa sei anni, coprendo per il Wall Street Journal le notizie relative a Federazione Russa, Ucraina ed ex Paesi sovietici. «L’economia russa sta iniziando a crollare» il titolo dell’ultimo articolo per il WSJ, pubblicato il 28 marzo. Precedentemente ha lavorato per Agence France-Presse, Moscow Times e New York Times, ma anche per l’Economist e Politico Europe.
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