Come mai la Russia è diventato il maggior fornitore d’armi dell’Ucraina

Redazione
06/10/2022

Durante la ritirata dalle zone occupate, i russi hanno abbandonato sul campo più carri armati, obici e blindati di quelli forniti alle forze di Kyiv dall'Occidente. E molti sono ancora utilizzabili. Lo rivela il WSJ sulla base di dati open source.

Come mai la Russia è diventato il maggior fornitore d’armi dell’Ucraina

Suo malgrado, la Russia è diventata il più grande fornitore di armi pesanti dell’Ucraina. Come rivela il Wall Street Journal, citando dati open source e funzionari militari, l’esercito di Mosca ha lasciato sul campo di battaglia più carri armati, cannoni e veicoli corazzati di qualsiasi Paese occidentale. La rapida avanzata dell’Ucraina nella regione di Kharkiv il mese scorso, per esempio, ha permesso alle forze di Kyiv di appropriarsi di un’enorme quantità di armi pesanti nemiche a cui si aggiungono quelle prese durante la ritirata di Mosca dalla Capitale e da altre parti dell’Ucraina settentrionale lo scorso aprile.

LEGGI ANCHE: Perché la raffazzonata mobilitazione di Putin non cambierà le sorti della guerra

Le forze ucraine si sono impossessate di 460 carri armati, 92 obici, 448 veicoli da combattimento e 195 blindati

Secondo il progetto Oryx, un sito olandese che si occupa di analisi di intelligence open source, le forze armate ucraine si sono impossessate di 460 carri armati russi (i Paesi occidentali ne hanno forniti 320), 92 cannoni semoventi, 448 veicoli da combattimento di fanteria (210 quelli forniti da ovest), 195 blindati (contro i 40 arrivati dall’Occidente) e 44 sistemi missilistici a lancio multiplo(contro i 70 forniti dagli alleati). Come sottolinea il Wsj, i numeri potrebbero essere ancora più alti. Le informazioni infatti sono state raccolte sulla base di fonti aperte, pertanto i blindati e gli obici lasciati dai russi potrebbero essere molti di più. «Abbiamo così tanti trofei che non sappiamo nemmeno cosa farne», ha dichiarato Ruslan Andreiko, vice capo di stato maggiore del battaglione dei Carpazi Sich. «Siamo partiti come battaglione di fanteria e ora stiamo diventando un battaglione meccanizzato».

Come mai la Russia è diventato il maggior fornitore d'armi dell'Ucraina
Carri armati russi abbandonati a Kyrylivka, vicino Kharkiv (Getty Images).

Solo una parte delle armi pesanti russe possono essere utilizzate

Va detto però che solo una parte di queste armi possono essere utilizzate. «Quello che gli ucraini trovano sul campo è una mix di attrezzature moderne che possono essere utilizzate e pezzi che dovrebbero essere conservati nei musei», ha commentato l’analista di Oryx Yakub Yanovsky. Tuttavia non sfugge il fatto che tra le armi più nuove ci siano anche carri armati T-90 e corazzati per trasporto truppe BTR-82, gioielli dell’arsenale russo. Oleksiy Danilov, capo del Consiglio di sicurezza nazionale dell’Ucraina, ha spiegato che il più delle volte veicoli e blindati vengono distribuiti attraverso il comando logistico, mentre armi leggere e munizioni restano in dotazione delle unità che le hanno recuperate. Il battaglione dei Carpazi Sich, però, dopo aver distribuito i cannoni semoventi ad altre unità, è riuscito comunque a mantenere i carri armati attualmente utilizzati dall’esercito.

LEGGI ANCHE: Perché Kadyrov e Prigozhin continuano ad attaccare la Difesa e l’esercito russi

Dall’inizio della guerra l’Ucraina ha ricevuto dall’Occidente armi per 15 miliardi di dollari

Come riportato dalla Bbc all’inizio di settembre, dall’inizio della guerra l’Ucraina ha ricevuto armi per un valore di circa 15 miliardi di dollari dai Paesi occidentali. I maggiori fornitori sono stati gli Stati Uniti (8,79 miliardi), la Polonia (1,83 miliardi), il Regno Unito (1,36 miliardi) e il Canada (950 milioni).