La mattina del 5 dicembre, due esplosioni si sono verificate in due diversi aeroporti russi lontani dal confine ucraino. Le cause non sono ancora state chiarite e non si sa se i due incidenti siano connessi. Nello scalo militare di Ryazan, 200 km a sud est di Mosca, dove si trovano un centro di addestramento dell’aviazione e aerei cisterna, l’esplosione forse causata da una autocisterna carica di benzina ha provocato la morte di tre persone, almeno sei i feriti. Una seconda esplosione, probabilmente l’attacco di un drone ucraino, si è verificata invece nell’aeroporto di Engels, nella regione di Saratov, dove sono stati danneggiati due bombardieri strategici a lungo raggio Tu-95. Due i feriti. Lo scalo è una base per i bombardieri Tu-95 e Tu-160 e si trova 500 km a Est dal confine ucraino.
Peskov: «Le cause delle esplosioni sono ancora sconosciute»
Secondo quanto dichiarato dal portavoce del Cremlino Dmitri Peskov le cause delle esplosioni sono ancora sconosciute. «Ho visto le notizie solo nei mass media, ma non ho informazioni precise e non sono in grado di commentare», ha tagliato corto Peskov. Vi suggerisco di contattare il ministero della Difesa».

Il sarcasmo di Podolyak su Twitter
Kyiv dal canto suo non ha né smentito né rivendicato gli attacchi. Anton Gerashchenko, consigliere del ministro degli Interni ucraino, ha pubblicato su Telegram video delle deflagrazioni. «Alcune fonti riferiscono che questa mattina gli aerei che si trovavano negli aeroporti di Engels e Ryazan avrebbero dovuto bombardare ancora una volta le infrastrutture energetiche ucraine», ha scritto Gerashchenko. Mikhail Podolyak, consigliere del presidente Volodymyr Zelensky (oggi nominato dal Financial Times Persona dell’anno) ha pubblicato un tweet sarcastico sulle conseguenze del lancio di «oggetti volanti sconosciuti» nello spazio aereo di altri Paesi.
The Earth is round – discovery made by Galileo. Astronomy was not studied in Kremlin, giving preference to court astrologers. If it was, they would know: if something is launched into other countries’ airspace, sooner or later unknown flying objects will return to departure point
— Михайло Подоляк (@Podolyak_M) December 5, 2022
«La terra è rotonda come ha scoperto Galileo», ha scritto Podolyak. «È un peccato che al Cremlino non si studi l’astronomia a cui si preferiscono gli astrologi di corte. Se così non fosse saprebbero che se lanci qualcosa nello spazio aereo di altri Paesi, prima o poi oggetti volanti sconosciuti torneranno al luogo di partenza». Podolyak però non ha chiarito l’eventuale responsabilità di Kyiv.