La Russia al voto per la prima volta dall’inizio della guerra in Ucraina
Alle elezioni locali in palio oltre 31 mila cariche. Più di 1.400 i seggi da assegnare nei consigli municipali di Mosca. Probabile una bassa affluenza, mentre l’opposizione teme brogli elettorali.
I cittadini russi stanno votando da venerdì 9 settembre in occasione delle prime elezioni nel Paese dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina: l’esito dello spoglio difficilmente produrrà sconvolgimenti politici per il Cremlino, ma potrebbe dare indicazioni sull’umore pubblico dopo sei mesi e mezzo di conflitto. Sono in palio oltre 31 mila cariche alle elezioni locali russe, con seggi aperti per tre giorni, distribuite in 82 divisioni amministrative della Federazione Russa: tra esse 14 governatorati e 1.417 seggi dei consigli distrettuali di Mosca.

Elezioni locali in Russia, si temono brogli a favore dei candidati vicini al Cremlino
Oscurata dalle leggi sulla censura in tempo di guerra e dall’arresto dei politici dell’opposizione, la campagna elettorale è stata di basso profilo. Ed è forte il timore di brogli, per portare al trionfo i candidati sostenuti dal Cremlino. Come detto, le votazioni si stanno svolgendo in tutta la Russia, ma è ovviamente la capitale Mosca ad attirare l’attenzione. Sono più di cento i candidati indipendenti che stanno cercando di prendere il posto nei consigli municipali di quelli sostenuti dal Cremlino. I consigli municipali, che sono il gradino più basso del governo locale russo, hanno finanziamenti limitati e pochi poteri. Ma i seggi sono diventati sempre più contesi, in quanto l’opposizione è stata via via allontanata dai “piani alti”. Certo, occorre fare cautela: come almeno altri 24 candidati di quartiere, Konstantin Yankauskas è stato escluso dalle elezioni per aver mostrato “simboli estremisti”: semplicemente, ha espresso sostegno nei confronti di Alexei Navalny, oppositore di Vladimir Putin che si trova in carcere.

Non solo possibili frodi: a sfavorire l’opposizione potrebbe essere l’alta astensione
Sia le votazioni online che quelle nei seggi a Mosca si svolgono in tre giorni. Il tempo di voto prolungato rende anche più difficile per l’opposizione reclutare un numero sufficiente di osservatori elettorali indipendenti, incaricati di monitorare contro possibili frodi. «Proprio come con le elezioni della Duma di Stato, c’è la possibilità che andremo a dormire con i risultati del voto cartaceo che mostrano la vittoria della nostra squadra, svegliandoci poi con un risultato diverso che è stato inventato da Russia Unita», ha detto Yankauskas a Moscow Times. Oltre al tentativo di frode elettorale, gli aspiranti deputati devono anche combattere l’apatia e la paura tra gli elettori orientati all’opposizione che hanno deciso di non lasciare il Paese, in mezzo a una repressione politica senza precedenti (ma anche prima l’affluenza è sempre stata bassa). La pena detentiva più lunga mai inflitta ai sensi delle leggi sulla censura russa in tempo di guerra è stata inflitta al deputato del consiglio municipale dell’opposizione Alexei Gorinov: sette anni di prigione.