Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, uno dei più stretti alleati degli Usa in Medio Oriente e alla guida di uno dei principali destinatari degli aiuti statunitensi, ha recentemente ordinato di produrre fino a 40 mila razzi da spedire segretamente in Russia: lo rivela uno dei documenti dell’intelligence statunitense diffuso nei giorni scorsi su Discord, piattaforma di messaggistica utilizzata perlopiù dai gamer. Sulla fuga di file top secret sono state avviate delle indagini.

Il contenuto del documento top secret diffuso online
Il file in questione, scrive il Washington Post, è datato 17 febbraio e parla di presunte conversazioni tra al-Sisi e alti funzionari militari egiziani, facendo riferimento a un piano per fornire alla Russia proiettili di artiglieria e polvere da sparo. Secondo il documento, il presidente dell’Egitto avrebbe ordinato di mantenere segreta produzione e spedizione delle armi «per evitare problemi con l’Occidente». Al-Sisi avrebbe chiesto al generale Mohamed Salah al-Din, ossia il ministro per la Produzione militare, di comunicare agli operai della “Fabbrica 18” (nome di un vecchio impianto di produzione chimica) che i proiettili erano destinati all’esercito egiziano. Da parte sua, Salah al-Din, avrebbe ordinato «di lavorare su turni se necessario perché era il minimo che l’Egitto potesse fare per ripagare la Russia» per un aiuto non specificato. Nel documento vengono citati esplicitamente i razzi Sakr 45, compatibili con i lanciarazzi multipli Grad: il file non chiarisce esplicitamente perché la Russia sia interessata ad acquisire i razzi, ma con ogni probabilità ciò sarebbe dovuto alla necessità di far fronte alle enormi quantità di munizioni utilizzate in Ucraina.

Russia-Egitto, un rapporto sempre più stretto
Mosca e Il Cairo hanno recentemente siglato diversi accordi significativi. Rosatom, la società statale russa per l’energia atomica, ha avviato nel 2022 la costruzione della prima centrale nucleare egiziana, che sorgerà a El Dabaa. E, dopo lo scoppio della guerra in Ucraina che ha ostacolato l’accesso al grano ucraino, l’Egitto ha aumentato le importazioni di quello russo. L’accordo ha aiutato l’Egitto a evitare carenze di grano, cosa che avrebbe potuto innescare disordini in un Paese in cui la povertà è ampiamente diffusa.
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La smentita del ministero degli Esteri egiziano
«La posizione dell’Egitto fin dall’inizio si basa sul non coinvolgimento in questa crisi e sull’impegno a restare equidistante dalle parti, pur affermando il sostegno alla Carta delle Nazioni Unite e al diritto internazionale secondo le risoluzioni dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite», ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri egiziano, Ahmed Abu Zeid. «Continuiamo a sollecitare entrambe le parti a cessare le ostilità e raggiungere una soluzione politica attraverso i negoziati». Da parte sua, un funzionario del governo statunitense, che ha preferito rimanere anonimo, ha dichiarato al Washington Post di non essere al corrente del presunto piano Egitto-Russia. La portavoce del Pentagono, Sabrina Singh, ha precisato che il Dipartimento di Giustizia ha aperto un’indagine sulla fuga di documenti riservati. Secondo il governo americano, la Corea del Nord sta fornendo segretamente alla Russia proiettili di artiglieria e la Cina sta prendendo in considerazione l’ipotesi di fare lo stesso.