Non solo gas, la Russia chiederà il pagamento in rubli anche per altri beni
Lo ha annunciato Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, aggiungendo che Mosca non «vuole rendere la vita difficile» all’Occidente.
La Russia chiederà di essere pagata in rubli anche per le forniture di altri beni, oltre al gas. Lo ha annunciato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall’agenzia russa Ria Novosti. Le sanzioni occidentali contro Mosca, che potrebbero inasprirsi ulteriormente, non fanno che accelerare l’erosione della fiducia nel dollaro e nell’euro, ha aggiunto Peskov, sottolineando che la Federazione Russa sta subendo il più grande carico di sanzioni di qualsiasi Paese nella storia, a seguito dell’invasione dell’Ucraina.
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Pagamento in rubli, cosa ha detto Peskov
La Russia, ha dichiarato Peskov, «non minaccia nessuno», né «vuole rendere la vita difficile» agli acquirenti occidentali. Ma, a causa del contesto ostile, ha spiegato il portavoce del Cremlino, «bisogno di coprirsi dai rischi». Da qui la decisione di allargare la richiesta del pagamento in rubli anche ad altri beni, oltre al gas.

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Per quanto l’Occidente tenti di isolare Mosca, «non può esserci un vuoto o un isolamento completo per la Russia, è tecnologicamente impossibile nel mondo moderno, il mondo è molto più grande dell’Europa e la stessa Russia è molto più grande dell’Europa». Peskov, che nei giorni scorsi aveva parlato di un’Europa ubriacata dal bourbon americano, ha detto: «Prima o poi l’Europa dovrà dialogare con noi, che Washington lo voglia o meno». Per quanto riguarda quella Mosca definisce “operazione militare speciale” in Ucraina, il portavoce del Cremlino ha dichiarato che la Russia raggiungerà tutti gli obiettivi, auspicando che alla fine Mosca e Kiev possano firmare una sorta di accordo di pace.

Pagamento in rubli, la firma di Putin
Alla fine di marzo il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto sulle regole del commercio di gas naturale con i cosiddetti “Paesi ostili”, che prevede il pagamento in rubli. In caso contrario, interruzione del contratto. «Nessuno ci vende niente gratis e nemmeno noi faremo opere di carità. Ciò significa che i contratti esistenti, in caso di mancato pagamento del gas in rubli, saranno interrotti», ha detto Putin, esortando poi gli Stati occidentali ad aprire conti nelle banche della Federazione, per pagare con la valuta locale.