Direttore: Paolo Madron
  • Economia e Finanza
  • Politica
  • Tecnologia e Innovazione
  • Attualità
x
  • Attualità
    • Cronaca
    • Gossip
    • Web
  • Cultura e Spettacolo
    • Arte
    • Cinema
    • Design
    • Libri
    • Moda
    • Musica
    • Serie Tv
    • Teatro
    • Tv
  • Economia e Finanza
    • Aziende
    • Lavoro
  • Politica
    • Europa
    • Italia
    • Mondo
  • Salute e Benessere
    • Beauty
    • Fitness
    • Food & Beverage
    • Medicina
    • Sanità
    • Wellness
  • Sport
    • Altri Sport
    • Calcio
    • Motori
  • Tecnologia e Innovazione
    • App
    • Device
    • Domotica
    • Gaming
    • Sostenibilità
  • Chi Siamo
  • Scrivono per noi
  • Tag
  • Feed
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Attualità
Wargame

Russia, almeno 6 mila bambini ucraini nei campi di rieducazione

Secondo un dossier finanziato dal Dipartimento di Stato americano, 6 mila minori sono stati trasferiti con la forza dall’Ucraina e poi adottati in Russia. Prima sarebbero anche stati addestrati all’uso di armi da fuoco. Così Mosca è accusata di aver compiuto un crimine di guerra.

15 Febbraio 2023 11:26 Redazione
Russia, almeno 6 mila bambini ucraini nei campi di rieducazione: con i trasferimenti forzati Mosca avrebbe compiuto un crimine di guerra.

Secondo un rapporto dello Yale Humanitarian Research Lab, finanziato dal Dipartimento di Stato americano, almeno 6 mila bambini ucraini (dall’età di quattro mesi in su) sono transitati dai “campi di rieducazione” russi nell’ultimo anno. In diverse centinaia, sottolinea il dossier, sono stati trattenuti per settimane o mesi oltre la data prevista per il ritorno. A questi occorre inoltre aggiungere i tanti bambini di cui sono state perse del tutto le tracce. La Russia, inoltre, avrebbe anche accelerato l’adozione e l’affido di questi bambini provenienti dall’Ucraina, in quello che potrebbe costituire un crimine di guerra.

I bambini sarebbero stati anche addestrati all’uso di armi da fuoco

Dal rapporto Yale Humanitarian Research Lab emerge che, dall’inizio della guerra, quasi un anno fa, migliaia di bambini (6 mila è una stima al ribasso) sono stati portati nei 43 campi sparsi per la Federazione Russa, dalla Crimea alla Siberia, al fine di impartire loro «un’educazione patriottica e militare a favore della Russia». In almeno due campi, la data di rientro dei bambini è stata ritardata di settimane, mentre in altrettanti il rientro di alcuni piccoli è stato posticipato a tempo indeterminato. Secondo il rapporto, le autorità russe hanno cercato di fornire ai bambini un punto di vista pro-Cremlino, non solo attraverso il programma scolastico, ma anche tramite gite in luoghi considerati patriottici e incontri con veterani di guerra. I bambini sarebbero stati anche addestrati all’uso delle armi da fuoco: lo Yale Humanitarian Research Lab sottolinea però che non ci sono prove che i bambini siano stati mandati a combattere.

LEGGI ANCHE: Le storie degli sfollati ucraini trasferiti con la forza in Russia

Russia, almeno 6 mila bambini ucraini nei campi di rieducazione: con i trasferimenti forzati Mosca avrebbe compiuto un crimine di guerra.
La Russia è accusata di aver deportato e rieducato migliaia di minori ucraini. (Getty)

Maria Lvova-Belova, dietro all’operazione la fedelissima di Putin

Sempre secondo il rapporto, 350 bambini sono stati adottati da famiglie russe e più di mille sono in attesa di adozione: nei video diffusi dalla propaganda russa appaiono sorridenti, mentre scendono le scale degli aerei per abbracciare le loro famiglie russe adottive. Ma si tratta, appunto, di propaganda. Già a settembre le Nazioni Unite hanno citato «accuse credibili» secondo cui le forze di Mosca avrebbero portato via con la forza minori dall’Ucraina, per consegnarli a genitori adottivi. Lo studio afferma che nell’operazione sono stati coinvolti diversi stretti collaboratori di Vladimir Putin, in particolare Maria Lvova-Belova, dal 2021 Commissario presidenziale per i diritti dell’infanzia.

Russia, almeno 6 mila bambini ucraini nei campi di rieducazione: con i trasferimenti forzati Mosca avrebbe compiuto un crimine di guerra.
Vladimir Putin e Maria Lvova-Belova. (Getty Images)

Secondo Kyiv i bambini deportati sarebbero quasi 15 mila

Il dossier parla di 6 mila piccoli transitati dai campi russi, mentre il governo ucraino ha recentemente affermato che più di 14.700 bambini sono stati deportati in Russia, dove alcuni sono stati sfruttati sessualmente. Prima della guerra, nelle aree poi occupate, erano circa 100 mila i minori affidati a istituti perché orfani o per altri motivi. Dall’attacco del 24 febbraio 2022, molte strutture sono state evacuate e i piccoli trasferiti. In tanti sono finiti in Russia, dove dal maggio scorso è in vigore una normativa che semplifica il processo di concessione della cittadinanza ai bambini ucraini privi di cure parentali. A marzo il ministero degli Esteri ucraino già parlava della deportazione in atto, definendola una «grave violazione del diritto internazionale». E a più riprese Kyiv ha poi attaccato Mosca sulle adozioni illegali.

Il botta e risposta tra Washington e Mosca

Da 14 mila a 6 mila: la verità, almeno nei numeri, potrebbe stare nel mezzo. E per raggiungerla, il rapporto chiede che venga concesso l’accesso ai campi a un organismo neutrale e che la Russia interrompa immediatamente le adozioni di bambini ucraini. «Le prove sempre più evidenti delle azioni della Russia mettono a nudo gli obiettivi del Cremlino di negare e sopprimere l’identità, la storia e la cultura dell’Ucraina. Gli impatti devastanti della guerra di Putin sui bambini ucraini si faranno sentire per generazioni», ha dichiarato il Dipartimento di Stato americano in un comunicato. L’ambasciata russa a Washington ha replicato su Telegram, affermando che «la Russia ha accettato i bambini costretti a fuggire con le loro famiglie dai bombardamenti» e che Mosca fa del suo meglio «per mantenere i minorenni nelle famiglie e, in caso di assenza o morte di genitori e parenti, trasferire gli orfani sotto tutela».

Tag:Crisi ucraina
Rcs, Cairo tra le polemiche sull'ascensore interno al Corriere e i piani per la sede di Crescenzago
  • Aziende
Piano Urbano
In via Solferino fa discutere l’ascensore interno installato da Cairo, che porta direttamente al suo ufficio. Lo stabile è infatti vincolato alla Soprintendenza che vuole vederci chiaro. Intanto si prepara il ritorno a casa dei periodici e della Gazzetta dalla sede di Crescenzago. Che probabilmente l'editore ha intenzione di vendere.
Giovanna Predoni
  • Tv
Mario Tozzi, chi sono la moglie e i figli del geologo italiano
Chi è Mario Tozzi, geologo italiano nonché conduttore di Sapiens (Rai Tre), e cosa si sa riguardo a sua moglie e ai suoi figli.
Debora Faravelli
Firenze, premio alla preside della Florida licenziata per aver mostrato il David. Lo ha annunciato il sindaco Nardella.
  • Attualità
Firenze, premio alla preside licenziata per aver mostrato il David
Lo ha annunciato il sindaco Nardella: «L'arte è civiltà e chi la insegna merita rispetto».
Redazione
Michele Misseri, lo zio di Sarah Scazzi, affida a Telenorba la confessione della sua innocenza, scagionando la moglie e la figlia
  • Cronaca
Sarah Scazzi, zio Michele: «Sono io il colpevole, liberate Sabrina e Cosima»
«Quando esco da qui non mi fermerò perché devo lottare per mia figlia Sabrina e mia moglie Cosima, sono innocenti e ho paura che mia figlia la faccia finita per colpa mia».
Elena Mascia
L'Ucraina, l'asse tra Cina e Russia e il progetto di nuovo ordine mondiale
  • Mondo
Poker d'asse
La guerra in Ucraina, come previsto, ha rafforzato da un lato il matrimonio (di convenienza) tra Cina e Russia, dall'altro ha dato nuovo vigore alla Nato. Ma mentre Washington con i comprimari Ue, Aukus e Quad si muove con una strategia regionale, le due potenze euroasiatiche intendono riscrivere gli equilibri geopolitici mondiali.
Stefano Grazioli
L'imprenditore russo Artem Uss, figlio di un governatore della Siberia, evade i domiciliari a Milano. Era stato arrestato a Malpensa nell'ottobre 2022
  • Cronaca
L’imprenditore russo Artem Uss, figlio del governatore di una regione siberiana, evade i domiciliari a Milano
Dopo l'arresto nell'ottobre scorso, l'uomo è fuggito dall'appartamento nel milanese. Due giorni fa la Corte d'Appello aveva detto sì all'estradizione negli Usa.
Redazione
Ucraina, la tennista bielorussa Sabalenka si sfoga: «Mi odiano senza motivo». La numero 2 al mondo gioca da atleta neutrale: «Conversazioni strane negli spogliatoi»
  • Sport
Ucraina, la tennista bielorussa Sabalenka si sfoga: «Mi odiano senza motivo»
Nata a Minsk, la 25enne è la numero 2 al mondo. Lo sfogo contro il mondo del tennis: «Mi odiano senza motivo, ma non ho fatto niente».
Redazione
  • Chi Siamo
  • Scrivono per noi
  • Tag
  • Feed
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
Nielsen Digital Measurement Privacy Policy

Tagfin Srl Sede Legale: Via dell'Annunciata, 7 – 20121 Milano

Numero di partita IVA e numero d’iscrizione al Registro Imprese 11673800964 del Registro delle Imprese di Milano.

Registrazione della testata giornalistica Tag43 presso il Tribunale Ordinario di Milano, n. 100 del 23 Aprile 2021