La polizia russa ha arrestato ieri una coppia di blogger Lgbt a Kazan, nel sud-ovest del Paese. Si tratta del russo di origini georgiane Gela Gogishvili, 23 anni, e del fidanzato 21enne Haoyang Xu, cittadino cinese che studia da anni in Russia. L’accusa è di aver violato la legge contro la propaganda gay. Popolari soprattutto su Tiktok, dove contano 380 mila follower, raccontano la loro vita quotidiana. Rischiano entrambi fino a 50 mila rubli (circa 800 euro) di multa, mentre per il cittadino cinese scatterebbe l’espulsione dal Paese. Secondo le ricostruzioni, gli agenti sarebbero intervenuti su segnalazione di un privato cittadino russo.

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La polizia ha arrestato i due blogger Lgbt a Kazan avvicinandoli con l’inganno
A dare la notizia è Newsweek, rivista statunitense che ha potuto intervistare lo stesso Gogishvili. «È stato un inferno perché è successo l’impossibile», ha detto il 23enne, ora rilasciato dagli agenti, mentre il fidanzato ha trascorso la notte in custodia. «Sto trattenendo le lacrime, perché ora non è il momento di piangere». Il ragazzo ha dichiarato che i poliziotti hanno raggiunto lui e Xu alle 13 ora locale di ieri 5 aprile, all’uscita da un museo che avevano appena visitato con amici. Gli agenti avrebbero chiesto al giovane cinese di mostrare loro i documenti, tra cui il passaporto e il permesso di soggiorno in Russia per studenti. Non avendoli con sé, Xu ha chiesto a Gogishvili di tornare a casa per prenderli e portarli, risolvendo subito l’equivoco. Al suo ritorno però li hanno immediatamente arrestati e portati alla stazione di polizia di Yapeyeva.
Solo a questo punto, la polizia ha informato che i giovani blogger erano accusati ai sensi dell’articolo 6.21 del Codice dei reati amministrativi della Russia, altrimenti noto come legge contro la propaganda gay. «L’agente ci ha subito detto che il problema non erano i documenti di Haoyang», ha proseguito Gogishvili a Newsweek. «Il problema era la nostra attività sui social». Secondo le prime ricostruzioni, la polizia sarebbe intervenuta per l’arresto soltanto dopo una segnalazione anonima da parte di un cittadino di Kazan. Già in passato un docente universitario di Xu aveva minacciato di denunciarlo per la sua omosessualità. I ragazzi saranno oggi in tribunale e, se riconosciuti colpevoli, potrebbero ricevere una multa di 50 mila rubli (800 euro). Per Xu però scatterebbe immediatamente anche l’espulsione dal Paese e il suo ritorno in Cina.