A causa della guerra in Ucraina i funzionari russi bevono di più: la preoccupazione di Putin
A causa della guerra in Ucraina e delle sanzioni, i funzionari russi sotto stress consumano sempre più alcol. E Putin, preoccupato, per la prima volta lancia l'allarme.
Putin ha dichiarato guerra anche all’alcolismo. Il presidente russo infatti da qualche mese si sta spendendo affinché a livello locale si affronti seriamente un problema che in realtà colpisce soprattutto la sua cerchia più ristretta, come riferiscono fonti vicino al Cremlino a Meduza. Tutto a causa dello stress dovuto alle conseguenze della cosiddetta operazione militare speciale.
Putin e gli appelli sospetti ai governatori
Tutto è cominciato a metà agosto. Parlando in videoconferenza con il governatore della regione di Vladimir, Putin lo aveva esortato a moltiplicare gli sforzi contro questa piaga: «Dobbiamo rafforzare la promozione di uno stile di vita sano. E non pensare che se i cittadini bevono allora continueranno a bere. I divieti e l’aumento dei prezzi sono misure inutili. Bisogna invece prestare più attenzione allo sport, alla cultura». Messaggio ripetuto poco tempo dopo anche al governatore dell’Oblast di Kirov. Prima di allora – fatta eccezione per un intervento nel 2016 – il capo del Cremlino non si era mai così occupato del problema. Perché farlo ora e per di più con i governatori di due regioni che non sono tra quelle con il consumo di alcol più elevato del Paese? Secondo il ministero della Salute, infatti, i problemi maggiori si riscontrano nelle aree dell’Estremo Oriente e del Nord della Federazione. Fonti vicine al Cremlino hanno confermato al sito indipendente che l’interesse di Putin alla dipendenza da alcol avrebbe stupito persino i due governatori. Il portavoce presidenziale Dmitry Peskov ha poi spiegato che l’interesse del presidente è dovuto al fatto che le regioni di Vladmir e Kirov «stanno uscendo dalla tendenza generale a ridurre il consumo di alcol».

A causa della guerra in Ucraina i funzionari russi consumano più alcolici
In realtà però le statistiche non c’entrerebbero nulla. In altre parole Putin ha parlato a nuora perché suocera intenda. Il vero problema infatti è che, con l’invasione dell’Ucraina, il consumo d’alcol tra i funzionari è cresciuto esponenzialmente. Tanto che il presidente sarebbe preoccupato per alcune persone della sua cerchia più ristretta: ministri, loro vice, impiegati del Consiglio di sicurezza e governatori. Tutta colpa dello stress dovuto ai danni economici e umani della cosiddetta operazione militare speciale e delle sanzioni dell’Occidente. I fallimenti militari e la recente controffensiva di Kyiv sono stati la goccia che ha fatto traboccare il vaso. O, meglio, il bicchiere. A risentirne è prima di tutto la disciplina: confusione nei ragionamenti e goffaggine ormai sono notate anche negli eventi pubblici. Putin, suggeriscono le fonti, non ha intenzione di cacciare i ‘colpevoli’. Almeno al momento. Per ora si è limitato a richiami e tirate d’orecchie soft. Ma se la situazione dovesse peggiorare non è escluso il pugno di ferro. Del resto qualche anno fa un governatore perse l’incarico proprio a causa del suo alcolismo. Secondo i media, Putin ora è praticamente astemio. Nel 2020 confessò: «Sto cercando di non bere birra ultimamente. La pancia sta crescendo». E ora ha preso sul serio la lotta alla dipendenza. A poco sono servite le parole dei produttori che gli hanno ricordato come da sempre i russi crescano letteralmente a pane e vodka. Un argomento «primitivo», secondo il presidente.