La propaganda non conosce tregua, nemmeno a Natale. Tra le decorazioni, le ghirlande, alberi e le luminarie che addobbano le città russe in vista delle festività quest’anno sono spuntate Z, V e O luminose. Simboli di guerra che negli ultimi 10 mesi anche l’Occidente ha imparato a conoscere. Non solo. I corrispondenti di guerra e i soldati di ritorno dal fronte parteciperanno al gran varietà televisivo di Capodanno che andrà in onda dopo il discorso di mezzanotte del presidente Putin.

Gli addobbi bellici a Mosca e San Pietroburgo
A Mosca, tra le capanne di legno con ghiaccioli e abeti innevati che ornano il Gorky Park, erano state installate tre grandi lettere – Z, V e O – illuminate e fluorescenti. All’ingresso del parco invece, come racconta il Guardian, si trova una Z decorata con i colori del nastro di San Giorgio, arancione e nero, oltre a una insegna tricolore con la scritta: «Siamo insieme». L’installazione aveva provocato sui social un’ondata di polemiche e così la direzione del parco l’ha modificata distanziando le lettere. A San Pietroburgo, è stata inaugurata una installazione che celebra la presa di Mariupol. In poco tempo è apparso un graffito che recitava: «Assassini, l’avete bombardata. Giuda», scritta che è stata cancellata immediatamente. La polizia russa ha poi dichiarato di aver arrestato il responsabile: una studentessa di 17 anni. Poco lontano dal confine ucraino, a Belgorod, invece, un uomo travestito da Babbo Natale è arrivato a una festa per bambini su un mezzo blindato. Il video, diventato virale, ha provocato indignazione tra gli attivisti contrari alla guerra: «Si è perso completamente il senso della realtà». Vasily Golubev, governatore della regione di Rostov, ha dichiarato che «nemmeno un copeco» sarebbe stato speso per l’acquisto di nuove decorazioni natalizie. A chi però aveva proposto di annullare ogni festeggiamento ha risposto ricordando che «anche durante la Guerra Patriottica (la Seconda Guerra mondiale) si addobbavano alberi per i bambini». Dunque festeggiare sì ma con sobrietà.

Capodanno in sordina, Putin cancella i tradizionali appuntamenti
sarà comunque un Capodanno in sordina, visto che molti eventi sono stati o annullati o ridimensionati. Il denaro risparmiato servirà per sostenere i militari. A quasi un anno dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, l’entusiasmo tra i russi per la cosiddetta operazione speciale sta diminuendo. Difficile aver voglia di festeggiare tra il timore di nuove mobilitazioni, difficoltà economiche e insicurezza nel futuro. Anche il Cremlino è sembrato insolitamente attento. Vladimir Putin ha cancellato la maggior parte degli eventi, compresa la tradizionale partita di hockey nella Piazza Rossa, e la tradizionale conferenza stampa.