Le esportazioni di gas russo al di fuori della Comunità degli Stati Indipendenti (Armenia, Azerbaigian, Kazakistan, Kirghizistan, Moldavia, Turkmenistan, Tagikistan e Uzbekistan) sono scese del 45,5 per cento nel 2022, secondo i dati del gigante energetico Gazprom: nell’anno che si è appena chiuso sono state pari a 100,9 miliardi di metri cubi, rispetto ai 185,1 miliardi del 2021. Un vero e proprio crollo. Contestualmente, l’estrazione di gas è, di fatto, diminuita del 20 per cento. L’Europa era in precedenza il principale mercato di esportazione di Gazprom, ma le forniture sono state drasticamente ridotte a causa delle sanzioni comminate a seguito dell’offensiva russa in Ucraina.

La Russia aumenterà le sue esportazioni verso la Cina
L’amministratore delegato di Gazprom, Alexei Miller, ha affermato che la società ha aumentato costantemente le forniture alla Cina durante l’anno, ma non ha fornito dettagli sulle quantità. Il 21 dicembre sono diventati operativi sia il giacimento di gas di Kovykta, nella oblast’ di Irkutsk (Siberia orientale), sia il tratto Kovykta-Chayanda del gasdotto Sila Sibiri (“Forza della Siberia”): complessivamente lungo 3 mila chilometri, consentirà alla Russia di aumentare le sue esportazioni proprio verso la Repubblica Popolare Cinese. L’altro grande mercato su cui punta Mosca è, inoltre, quello indiano.
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Nel 2024 al via i lavori del gasdotto Forza della Siberia 2
Il gasdotto Sila Sibiri, di proprietà di Gazprom, è stato inaugurato il 2 dicembre 2019 alla presenza di Vladimir Putin e Xi Jinping: consente il passaggio di 38 miliardi di metri cubi di metano all’anno. Per avere un paragone, il Nord Stream ha una capacità di 50 miliardi di metri cubi all’anno. La Russia, nell’ottica di aumentare le forniture al vicino, ha annunciato che nel 2024 inizieranno i lavori del Sila Sibiri 2, gasdotto che passerà attraverso la Mongolia e che dovrebbe essere completato nel 2030. Intanto, in una conferenza stampa della scorsa settimana, Miller ha ammesso che Gazprom ha avuto «un anno molto, molto difficile».