Direttore: Paolo Madron
  • Economia e Finanza
  • Politica
  • Tecnologia e Innovazione
  • Attualità
x
  • Attualità
    • Cronaca
    • Gossip
    • Web
  • Cultura e Spettacolo
    • Arte
    • Cinema
    • Design
    • Libri
    • Moda
    • Musica
    • Serie Tv
    • Teatro
    • Tv
  • Economia e Finanza
    • Aziende
    • Lavoro
  • Politica
    • Europa
    • Italia
    • Mondo
  • Salute e Benessere
    • Beauty
    • Fitness
    • Food & Beverage
    • Medicina
    • Sanità
    • Wellness
  • Sport
    • Altri Sport
    • Calcio
    • Motori
  • Tecnologia e Innovazione
    • App
    • Device
    • Domotica
    • Gaming
    • Sostenibilità
  • Chi Siamo
  • Scrivono per noi
  • Tag
  • Feed
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Cultura e Spettacolo

Guten Tag

Il 6 gennaio 1993 si spegneva a soli 55 anni Rudolf Nureyev, uno dei più grandi ballerini del XX secolo. Tag43 vi dà il buongiorno con un frammento di Romeo e Giulietta interpretato dal ‘tataro volante’ e Carla Fracci.

6 Gennaio 2022 09:306 Gennaio 2022 09:30 Redazione
il 6 gennaio 1993 moriva Rudolf Nureyev

Il 6 gennaio 1993, a soli 55 anni, moriva Rudolf Nureyev, insieme a Nižinskij e Baryšnikov uno tra i più grandi danzatori del XX secolo. Per le sue capacità acrobatiche venne soprannominato The flying tatar, il tataro volante. Nato il 17 marzo 1938 su un vagone della transiberiana nei pressi di Irkutsk, mentre sua madre era in viaggio per Vladivostok per raggiungere il marito commissario politico dell’Armata Rossa, Rudolf dopo un passaggio a Mosca trascorse l’infanzia con i cinque fratelli in Baschiria, regione degli Urali, mentre infuriavano le purghe di Stalin. La sera del 31 dicembre 1944, a Ufa, assistette a un balletto dall’étoile Zajtuna Nazretdinova: fu una folgorazione. Cominciò a studiare danza relativamente tardi, a 17 anni, all’Accademia del Kirov di Leningrado, oggi teatro Mariinskij a San Pietroburgo.

Rudolf Nureyev moriva il 6 gennaio 1993
Margot Fonteyn e Rudolf Nureyev al Covent Garden (Getty Images).

La fuga dall’Urss e la collaborazione con Margot Fonteyn

Mentre si trovava in Francia in tournée decise di lasciare la compagnia Kirov e l’Urss. Fu il primo ballerino dell’epoca sovietica a fuggire in Occidente diventando un simbolo anticomunista anche se a spingere Nureyev furono scelte personali e artistiche più che politiche. Tornò in patria solo nel 1987, dopo 27 anni, per trovare sua madre malata grazie a uno speciale permesso concessogli dal neopresidente Michail Gorbaciov. Alla fine del 1962 Nureyev conobbe Margot Fonteyn, una delle più grandi ballerine di tutti i tempi, con la quale instaurò una lunga amicizia e una proficua collaborazione professionale.

nureyev moriva il 6 gennaio 1993
Rudolf Nureyev con Kermit e Miss Piggy nel 1977 (Getty Images).

Nurayev e la relazione con Freddie Mercury

Negli Anni 70, si trasferì a New York frequentando assiduamente lo Studio 54 dove incontrò Robert Tracy, giovane ballerino che divenne suo compagno di vita per lungo tempo. Nel 1987, in occasione di una serata di gala organizzata da re Juan Carlos a Madrid, Nureyev incontrò Freddie Mercury con cui ebbe una importante storia d’amore, come raccontato nella biografia del ballerino scritta da Yuri Matthew Ryuntyu Nureyev senza trucco. La relazione fra Nureyev e il suo «Eddie» fu discontinua ma caratterizzata da telefonate intercontinentali, improvvisi incontri al termine di spettacoli, concerti o esibizioni in ogni parte del mondo.

Il sogno di realizzare un paradiso della danza a Li Galli

Nureyev ebbe un rapporto forte anche con l’Italia. Avrebbe voluto trasformare l’isolotto di Li Galli a Positano che aveva acquistato nel 1967 in un paradiso della danza. Un sogno rimasto nel cassetto: Nureyev morì a causa delle conseguenze dell’Aids il 6 gennaio 1993. Tag43 vi dà il buongiorno con Romeo e Giulietta interpretato da Nureyev e Carla Fracci del 1983

 

 

Tommaso Zorzi e Matteo Salvini si stanno dando battaglia sui social: ecco cos'è successo e quali parole sono volate tra i due.
  • Attualità
Tommaso Zorzi, polemica social con Salvini: «Il voto degli analfabeti»
Scontro senza esclusione di colpi tra Tommaso Zorzi e il leader della Lega Matteo Salvini, protagonisti di una nuova polemica social.
Claudio Vittozzi
Alessia Marcuzzi ha rischiato di morire, mentre stava cenando in un ristorante a Londra. La moglie dell'ex Facchinetti le ha salvato la vita.
  • Attualità
Alessia Marcuzzi: “Ho rischiato di morire, mi ha salvato la moglie del mio ex”
Alessia Marcuzzi ha rischiato di morire, mentre stava cenando in un ristorante a Londra. La moglie dell'ex Facchinetti le ha salvato la vita.
Virginia Cataldi
Aurora Ramazzotti si scaglia contro Trenitalia sui suoi canali ufficiali social: cosa è successo?
  • Gossip
Aurora Ramazzotti contro Trenitalia: «Benvenuti a bordo un ca**o»
L'influencer, alle prese con un lungo ritardo da parte della compagnia, non è stata esente da critiche per le sue parole.
Annarita Faggioni
Chi è Allegra Gucci e che lavoro fa? La secondogenita di Maurizio e Patrizia Reggiani ha pubblicato un libro sulla storia della sua famiglia.
  • Attualità
Allegra Gucci, chi è e che lavoro fa la figlia di Maurizio e Patrizia Reggiani
Chi è Allegra Gucci e che lavoro fa? La secondogenita di Maurizio e Patrizia Reggiani ha pubblicato un libro sulla storia della sua famiglia.
Virginia Cataldi
La madre di Alice e Alberto Scagni chiede di diffondere le telefonate in cui chiedeva aiuto alla polizia: "fredda e ignorante burocrazia".
  • Attualità
Alice Scagni, la madre vuole le telefonate in cui chiedeva aiuto
La madre di Alice e Alberto Scagni chiede di diffondere le telefonate in cui chiedeva aiuto alla polizia: "fredda e ignorante burocrazia".
Virginia Cataldi
  • Chi Siamo
  • Scrivono per noi
  • Tag
  • Feed
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
Nielsen Digital Measurement Privacy Policy

Tagfin Srl Sede Legale: Via dell'Annunciata, 7 – 20121 Milano

Numero di partita IVA e numero d’iscrizione al Registro Imprese 11673800964 del Registro delle Imprese di Milano.

Registrazione della testata giornalistica Tag43 presso il Tribunale Ordinario di Milano, n. 100 del 23 Aprile 2021