Il 6 gennaio 1993, a soli 55 anni, moriva Rudolf Nureyev, insieme a Nižinskij e Baryšnikov uno tra i più grandi danzatori del XX secolo. Per le sue capacità acrobatiche venne soprannominato The flying tatar, il tataro volante. Nato il 17 marzo 1938 su un vagone della transiberiana nei pressi di Irkutsk, mentre sua madre era in viaggio per Vladivostok per raggiungere il marito commissario politico dell’Armata Rossa, Rudolf dopo un passaggio a Mosca trascorse l’infanzia con i cinque fratelli in Baschiria, regione degli Urali, mentre infuriavano le purghe di Stalin. La sera del 31 dicembre 1944, a Ufa, assistette a un balletto dall’étoile Zajtuna Nazretdinova: fu una folgorazione. Cominciò a studiare danza relativamente tardi, a 17 anni, all’Accademia del Kirov di Leningrado, oggi teatro Mariinskij a San Pietroburgo.

La fuga dall’Urss e la collaborazione con Margot Fonteyn
Mentre si trovava in Francia in tournée decise di lasciare la compagnia Kirov e l’Urss. Fu il primo ballerino dell’epoca sovietica a fuggire in Occidente diventando un simbolo anticomunista anche se a spingere Nureyev furono scelte personali e artistiche più che politiche. Tornò in patria solo nel 1987, dopo 27 anni, per trovare sua madre malata grazie a uno speciale permesso concessogli dal neopresidente Michail Gorbaciov. Alla fine del 1962 Nureyev conobbe Margot Fonteyn, una delle più grandi ballerine di tutti i tempi, con la quale instaurò una lunga amicizia e una proficua collaborazione professionale.

Nurayev e la relazione con Freddie Mercury
Negli Anni 70, si trasferì a New York frequentando assiduamente lo Studio 54 dove incontrò Robert Tracy, giovane ballerino che divenne suo compagno di vita per lungo tempo. Nel 1987, in occasione di una serata di gala organizzata da re Juan Carlos a Madrid, Nureyev incontrò Freddie Mercury con cui ebbe una importante storia d’amore, come raccontato nella biografia del ballerino scritta da Yuri Matthew Ryuntyu Nureyev senza trucco. La relazione fra Nureyev e il suo «Eddie» fu discontinua ma caratterizzata da telefonate intercontinentali, improvvisi incontri al termine di spettacoli, concerti o esibizioni in ogni parte del mondo.
Il sogno di realizzare un paradiso della danza a Li Galli
Nureyev ebbe un rapporto forte anche con l’Italia. Avrebbe voluto trasformare l’isolotto di Li Galli a Positano che aveva acquistato nel 1967 in un paradiso della danza. Un sogno rimasto nel cassetto: Nureyev morì a causa delle conseguenze dell’Aids il 6 gennaio 1993. Tag43 vi dà il buongiorno con Romeo e Giulietta interpretato da Nureyev e Carla Fracci del 1983