Le istanze delle ‘ex olgettine‘- che, imputate nel processo Ruby ter con Silvio Berlusconi, avevano chiesto ai giudici l’immediato proscioglimento dalle presunte false testimonianze– sono state respinte della settima penale di Milano. Le istanze erano basate sull’ordinanza con cui il collegio il 3 novembre ha dichiarato inutilizzabili i verbali delle deposizioni di 18 giovani, rese nei processi Ruby e Ruby bis. Alle donne viene contestata anche la corruzione in atti giudiziari.
Le false testimonianze «strettamente connesse» con la presunta corruzione
Il pm Luca Gaglio e l’aggiunto Tiziana Siciliano, dal canto loro, avevano spiegato che sarebbe stato «folle» decidere in questo senso prima della fine del dibattimento, perché quei reati sono comunque «strettamente connessi» con la presunta corruzione. E se fossero cadute le false testimonianze in questa fase il collegio potrebbe rendersi incompatibile: bisognerebbe «stralciare», ossia separare i due reati, e ripartire con altri giudici sulla corruzione.
Berlusconi resta imputato solo per corruzione
Nella scorsa udienza i legali delle giovani, ex ospiti alle serate di Arcore e che avevano portato nei processi la versione delle «cene eleganti», si erano associati all’istanza presentata il 15 novembre dall’avvocato Paolo Siniscalchi, legale di Faggioli. Il 3 novembre i giudici avevano accolto un’eccezione della difesa di Berlusconi che, in ipotesi, potrebbe aver effetti negativi per l’accusa su parte delle imputazioni (falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari) nel processo Ruby ter, spazzando via quasi tutte le deposizioni delle giovani sentite come testi nei due processi, tranne quelle di Iris Berardi e per una parte anche quelle di Barbara Guerra. Quantomeno «dalla primavera 2012», secondo i giudici, la Procura «aveva elementi indizianti le elargizioni di Berlusconi (imputato solo per corruzione in atti giudiziari, ndr) in favore delle ragazze» indicate come testimoni, mentre erano in pratica già “sottoposte ad indagini” e dunque andavano iscritte e ascoltate con le garanzie previste, con facoltà di non rispondere e assistite da avvocati.