La professoressa Maria Cristina Finatti è la docente che nel mese di ottobre venne colpita in classe da due pallini di gomma esplosi da una pistola giocattolo. Una bravata che fu ripresa dai telefonini degli studenti in aula, e poi diffuso via social. L’episodio successo all’Itis Viola Marchesini di Rovigo, è tornato alla ribalta dopo che Luciana Littizzetto ha commentato l’accaduto a Radio Deejay affermando che «non esistono classi ingovernabili, occorre creare empatia con i ragazzi». Parole che non sono piaciute all’insegnante, che sta valutando di querelare la conduttrice per diffamazione a mezzo stampa.

La prof degli spari in classe a Rovigo pronta a querelare Luciana Littizzetto
Il fatto è accaduto l’11 ottobre scorso ma, qualche giorno fa, si è appreso che la docente ha denunciato tutti e 24 gli studenti. Partendo da questa notizia Luciana, durante il programma radiofonico La bomba in onda su Radio Deejay, ha ironicamente dichiarato che «se il professore riesce ad essere empatico non gli sparano in classe».
Una battuta che non voleva essere una giustificazione all’atto dei ragazzi ma che è riuscita a sollevare un gran polverone con critiche nei confronti della comica anche da parte del mondo politico e da alcuni rappresentanti del mondo della scuola. Ma soprattutto della professoressa Finatti, che sta valutando l’ipotesi di sporgere querela nei suoi confronti.

– Rovigo (Instagram)
La docente ha denunciato tutti i suoi alunni
Intanto la querela per diffamazione a mezzo social e percosse è stata presentata contro tutta la classe, mentre restano in attesa di giudizio i tre studenti autori materiali del fatto. Un episodio grave che ha reso necessario un incontro a Roma tra la preside dell’Itis di Rovigo e il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Un’occasione che tutti si auspicano possa essere un monito all’apertura di un dialogo tra insegnanti e famiglie per rafforzare l’importanza di valori genuini come il rispetto.