Ronzulli ministra, il ricatto di Berlusconi a Meloni

Redazione
11/10/2022

Alta tensione nel centrodestra. Braccio di ferro tra i leader di FI e FdI: il Cavaliere vuole la fedelissima nell’esecutivo, con un ruolo di rilievo, e sarebbe pronto a "sacrificare" Tajani. Se ciò non accadesse, reclamerebbe sia Mef che Mise.

Ronzulli ministra, il ricatto di Berlusconi a Meloni

Senatrice di Forza Italia dal 2018, in precedenza europarlamentare. Soprattutto, fedelissima di Silvio Berlusconi. La figura di Licia Ronzulli è centrale nel totoministri, entrato più che mai nel vivo. «Puntiamo a essere pronti e il più veloci possibile anche nella formazione del governo», ha twittato Giorgia Meloni. Ma le lancette corrono veloci e la premier in pectore è impegnata in un braccio di ferro con Berlusconi, che vuole assolutamente la sua protetta nel nuovo esecutivo. Nel centrodestra la tensione è alta. Pur di ottenere Ronzulli alla Salute, il Cavaliere sarebbe pronto a sacrificare Antonio Tajani, tenendo per sé gli Esteri. E se Meloni non lo accontentasse in tal senso, punterebbe i piedi per avere Ministero dell’Economia e delle Finanze e Ministero dello Sviluppo Economico targati Forza Italia.

Berlusconi-Meloni, tensione dopo il vertice di Arcore

«Posso dire due cose. Non esistono, non possono esistere, fra partiti alleati, veti o pregiudiziali verso qualcuno. Non procederemo con il “manuale Cencelli” in uso nella Prima Repubblica, ma utilizzeremo come primo criterio di scelta l’efficienza e la concretezza». Che Berlusconi sia stizzito è evidente da questo tweet, pubblicato dopo l’incontro a tre di Arcore.

Ronzulli ministra, il ricatto di Berlusconi a Meloni. Alta tensione nel centrodestra. Braccio di ferro tra i leader di FI e FdI.
Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni (Getty Images)

Nella tana del vecchio leone, Meloni avrebbe domato Matteo Salvini, deciso a piazzare più leghisti possibili al governo per riconquistare consensi dopo la batosta elettorale. Niente Viminale per il Capitano; magari al Carroccio andranno Agricoltura, Famiglia (lo vuole fortemente Salvini), Affari Regionali e Innovazione. Ma, soprattutto, Economia: il nome di Giancarlo Giorgetti è spuntato nel vertice di Arcore e non dispiace a Meloni, dopo il “no” ricevuto dal supertecnico Fabio Panetta (membro del board della Bce). Come anticipato da Tag43, «l’asse Fdi-Giorgetti è una realtà in termini di dialogo e confronto sui temi più importanti per il Paese», ha confermato una fonte interna al centrodestra. Salvini frena, ma non ha il coltello dalla parte del manico, depotenziato dalle urne. In questo momento a impegnare di più Meloni è Berlusconi.

Ronzulli ministra, il ricatto di Berlusconi a Meloni. Alta tensione nel centrodestra. Braccio di ferro tra i leader di FI e FdI.
Licia Ronzulli e Antonio Tajani (Getty Images)

Il Cav vuole la fedelissima Ronzulli nell’esecutivo, con un ruolo di potere

Silvio reclama per Licia una poltrona importante. Infrastrutture, Agricoltura, ma soprattutto Salute. Secco no a ogni dicastero di rappresentanza, come Pari opportunità o Famiglia. E dopo Arcore ha puntato i piedi ancora più forte, irritato dalle obiezioni di Meloni («È stata arrogante», avrebbe detto). Ronzulli determinante come Tajani, anzi di più. Quest’ultimo sarebbe vicino sia all’Interno che agli Esteri, soprattutto dopo che Elisabetta Belloni si è fatta da parte. Viminale o Farnesina, forte del suo curriculum europeo: ci terrebbe, Tajani, che rischia però di essere sacrificato sull’altare della Ronzulli. Braccio di ferro o ricatto a Meloni, poco cambia, sfumature: il Cav, che avrebbe anche proposto Elisabetta Casellati per la Giustizia, vuole la sua fedelissima (molto apprezzata dalla compagna Marta Fascina) nell’esecutivo. Se ciò non accadesse, come detto, esigerebbe per il suo partito un ministero di prima fascia in più. Mef e Mise insieme. Meloni ha una bella gatta da pelare e il tempo stringe.