Chi è Ron DeSantis, vincitore in Florida pronto a sfidare Trump alle primarie

Debora Faravelli
09/11/2022

Noto per le sue posizioni estreme, soprattutto sull'immigrazione, è riuscito a riconfermare il suo mandato pur senza l'appoggio del tycoon. Il quale, dopo averlo soprannominato De Sanctimonius (il bigotto), teme possa correre contro di sé per diventare il candidato del Gop alle presidenziali 2024. 

Chi è Ron DeSantis, vincitore in Florida pronto a sfidare Trump alle primarie

La sua vittoria alle elezioni di midterm in Florida non era in discussione, in uno stato un tempo in bilico ma oggi sempre più solidamente repubblicano. Una conferma così larga rispetto al 2018 gli apre però la strada per sfidare Donald Trump alle prossime primarie del Gop: personaggio carismatico e controverso e sempre più volto dei trumpiani che non vogliono il tycoon, Ron DeSantis sembra infatti essere una delle personalità più probabili a tentare la corsa per essere il candidato repubblicano alle prossime presidenziali.

Chi è Ron DeSantis

«Trump con il cervello», così lo chiamano negli ambienti conservatori. Quarantaquattro anni appena compiuti, sposato con l’ex presentatrice televisiva Casey e tre figli di 5, 4 e 2 anni, il politico statunitense aveva vinto nel 2018 con soli 30 voti di scarto. Oggi invece si trova a trionfare più largamente e a sconfiggere l’avversario, il molto conosciuto ex deputato ed ex governatore Charlie Crist, anche nella contea di Miami-Dade, quella più urbana e latina un tempo roccaforte dei Democratici dove quattro anni fa aveva perso per 20 punti.

Ron DeSantis (Getty Images)

Nel suo discorso della vittoria, DeSantis ha parlato come qualcuno che ha appena iniziato la sua ascesa politica: «La sopravvivenza dell’esperimento americano richiede una rinascita dei veri principi americani. La Florida ha dimostrato che si può fare. Offriamo un raggio di speranza: ci aspettano giorni migliori». Ora gli occhi sono puntati sulla corsa alla Casa Bianca e sul probabile scontro con The Donald, con cui sono innegabili gli attriti – nei giorni scorsi costui l’aveva offeso definendolo De Sanctimonius, il bigotto – e che casualmente ha esaltato la vittoria dei suoi candidati dimenticandosi proprio di lui. Qualche giorno fa aveva anche postato sulla sua piattaforma social Truth un video in cui l’ex giornalista di Fox News Megyn Kelly spiegava che il governatore della Florida non avrebbe potuto sconfiggerlo in un dibattito e che i sostenitori Maga (Make America Great Again) non l’avrebbero mai preferito a lui.

Ron DeSantis (Getty Images)

L’ascesa

Insomma, una sfida che si profila accesa tanto più per la popolarità che Ron ha raggiunto negli ultimi anni, che gli ha permesso di riconfermare il mandato pur senza l’endorsement dell’ex presidente. Noto per le sue posizioni estreme, specialmente in materia di immigrazione e sull’aborto – con una legge che lo vieta dopo le 15 settimane che gli ha fatto conquistare l’appoggio dei pro-life – è un ex atleta ed ex militare che populisti e sovranisti d’Oltreoceano vedono sempre più come proprio riferimento. Dagli stranieri all’élite fino ai media liberal, sono tanti i bersagli contro cui, con astuzia, si è scagliato negli ultimi anni accrescendo la sua approvazione nel mondo conservatore.