«Denuncia imbarazzante». Con queste parole Pippo Zeffirelli, figlio del grande regista Franco, ha bollato l’accusa mossa contro suo padre per Romeo e Giulietta. Di recente infatti i protagonisti Olivia Hussey e Leonard Whiting – oggi ultra 70enni – hanno citato in giudizio Paramount Pictures per la scena di nudo che furono costretti a girare ancora minorenni. La loro denuncia, come sottolinea anche il Guardian, potrebbe però essere solo l’inizio. Tante infatti, nei decenni, le scene hot con nudi adolescenziali sbarcate in sala, con il coinvolgimento di attori e registi premio Oscar tra cui Jodie Foster per Taxi Driver, Brooke Shields e Nastassja Kinski.

Adolescenti e scene hot nel cinema, da Jodie Foster a Nastassja Kinski
Come ricorda il Guardian, Jodie Foster, star del cinema internazionale, ottenne la sua prima nomination agli Oscar a soli 12 anni per Taxi Driver di Martin Scorsese. Peccato che nel film interpreti, pur non apparendo mai senza veli, una ragazza spinta a prostituirsi. Mentre Jenny Agutter a soli 16 anni nuotò nuda per Nicolas Roeg nel film L’inizio del cammino. Nessuna delle due interpreti però si è mai lamentata o pentita delle scene. Emblematico forse più di ogni altro il caso di Nastassja Kinski, Golden Globe nel 1981 per Tess di Polanski.

L’attrice debuttò nel 1975 ad appena 13 anni in Falso Movimento del tedesco Wim Wenders, apparendo in topless. L’anno dopo recitò in un nudo integrale ne Una figlia del diavolo con Christopher Lee. A 17 anni invece ottenne una parte nella commedia di Alberto Lattuada Così come sei in cui vestita i panni dell’amante spesso nuda di Marcello Mastroianni. «Se avessi avuto qualcuno a proteggermi o mi fossi sentita più sicura di me stessa, non avrei accettato», ha poi dichiarato nel ’97. «Dentro ero a pezzi».

I casi di Brooke Shields in Pretty Baby ed Eva Ionesco
I nudi adolescenziali non riguardavano solo la libertina Europa. La giovanissima Brooke Shields, già apparsa in scatti spinti sulla copertina di Sugar and Spice a 10 anni, molto presto si cimentò in scene hot. Nel film Pretty Baby di Louis Malle infatti interpretava una 12enne che si guadagnava da vivere in un bordello. In tanti parlarono già allora di pornografia infantile, tanto che in sala si optò per una versione censurata in cui furono tagliati due nudi integrali della ragazzina (disponibili però nella versione VHS). «Non mi ha ferito, ma non so sei si potrebbe fare quel film oggi», ha dichiarato nel 2021, senza però dirsi pentita. Discorso simile per Laguna blu, girato a 14 anni, dove appare in intimità assieme al 18enne Christopher Atkins. Persino Paradise, una parodia del film di Kleiser, finì nella bufera per nudi adolescenziali. «Se una ragazza vuole una carriera, deve essere disposta a spogliarsi», ha dichiarato la protagonista Phoebe Cates.

Importante anche ricordare l’esperienza dell’attrice francese Eva Ionesco. Sua madre Irina la fotografò senza veli dall’età di cinque anni, vendendo gli scatti per riviste come Playboy e Der Spiegel o per scene hot al cinema. Dopo varie cause legali, dovette pagare alla figlia un risarcimento di 80 mila dollari e distruggere tutti i negativi in suo possesso. Oggi invece è tutto diverso. L’introduzione di un coordinatore per l’intimità sul set ha aiutato gli attori a sentirsi più sicuri nelle loro decisioni. Lo dimostrano Euphoria e Sex Education, recenti serie HBO e Netflix che fanno della sessualità il loro cardine. «Non bisogna per forza chiedere a un attore o un’attrice di spogliarsi», hanno detto i produttori. «Possono indossare body e collant oppure recitare dietro un telo in silhouette».