“Ci siamo ritrovati, di fatto, nel cuore del più vasto sistema di rifugio antiaereo diffuso di Roma, utilizzato durante la Seconda Guerra Mondiale”. Così Lorenzo Grassi ha raccontato ai cronisti la sua sorpresa quando, proprio sotto il deposito Atac di Centocelle, ha trovato un rifugio antiaereo tra i più grandi di Roma. Il coordinatore del gruppo Ipogei bellici di Sotteranei di Roma non ha dubbi sul valore della scoperta. Infatti, il gruppo stava facendo una semplice esplorazione con tutto il materiale utile per gli speleologi esperti quando si è ritrovati un un tunnel di oltre 10 chilometri.
Rifugio antiaereo a Centocelle: la scoperta
“Con le dovute cautele siamo riusciti ad accedere a un dedalo di cunicoli che proseguono per chilometri nel sottosuolo del quartiere“, ha spiegato Grassi. Il motivo è chiaro: chi non poteva scappare dalla città durante la Seconda Guerra Mondiale ha dovuto anche fare in modo che i tedeschi non trovassero i rifugi. Oltre a questo, era anche importante salvare quanti più abitanti possibile, motivo per cui le vie sotterranee percorrono tutto il quartiere.
L’esplorazione è solo agli inizi e gli speleologi sono fiduciosi su altri ritrovamenti e testimonianze. Infatti, sembra ci sia un collegamento alla rete elettrica e un pozzo profondo circa dieci metri. In più, la cava che è stata scoperta, secondo Grassi, si può considerare solo un inizio di una rete sotterranea ben più alta.
Come si è arrivati alla scoperta
Gli speleologi non si aspettavano assolutamente di arrivare a questa importante scoperta. L’associazione si occupa da sempre di trovare ipogei sotterranei, magari risalenti al periodo di Roma imperiale o repubblicana, ma mai aveva pensato ad un ritrovamento più vicino storicamente parlando. Per raggiungere i rifugi sotterranei, i condomini si organizzavano tra di loro per scavare passaggi di fortuna, agevolati anche da scavi precedentemente realizzati: questo rende il ritrovamento unico al mondo.