A meno di 24 ore dall’approvazione della “tagliola”, il calendario delle manifestazioni di dissenso conto il “no” al ddl Zan è già piuttosto fitto. E gli appuntamenti sono destinati ad aumentare nel fine settimana. Una manifestazione per sostenere la legge contro l’omotransfobia è stata convocata per oggi pomeriggio in via San Giovanni in Laterano, a Roma. Il presidio inizierà alle ore 18. Nel volantino diffuso sui social si può leggere: «Il Ddl Zan non è morto. Non affosserete le nostre voci». Un’ora dopo sarà poi Milano a manifestare contro la decisione del Senato.
No al ddl Zan, a Roma presidio dalle 18
«Dopo la bocciatura del ddl Zan, saremo oggi insieme agli attivisti e alle attiviste che si sono autoconvocati spontaneamente al Colosseo, nel luogo simbolo conosciuto come la gay street», ha afferma in una nota Rosario Coco, Segretario di Gaynet: «Quello che è successo allinea di fatto l`Italia ai paesi più repressivi e omofobia dell’Unione Europea. L`Italia rimane tra i pochi Paesi accanto a Bulgaria, Repubblica Ceca, Polonia e Lettonia a non avere una legge sui crimini d’odio legati all’orientamento sessuale e l’identità di genere». Alla manifestazione parteciperà anche la senatrice del Pd Monica Cirinnà, promotrice della prima legge italiana sulle unioni civili tra coppie dello stesso sesso: «Chi ha affossato la legge con voto segreto ha allineato l’Italia alla Polonia e all`Ungheria. C’è un problema nella sinistra? Può darsi. I parlamentari di Italia viva dovrebbero spiegarci perché hanno cambiato idea sul testo che avevano votato alla Camera dopo aver contribuito a scriverlo», ha dichiarato a Radio Cusano Campus.
No al ddl Zan, Milano protesta dalle 19
«Fermato il ddl Zan. La politica ha avuto paura. Di chi? Di chi odia, o di chi ama? Domani in Arco della Pace a Milano alle ore 19 ribadiremo la nostra mobilitazione permanente per una società laica, inclusiva, giusta e libera», ha annunciato Arcigay Milano su Twitter. «Il ddl Zan è stato fermato. Niente più disegno di legge per la tutela della comunità LGBT+, le donne e le persone disabili. La politica ha avuto paura. Scendiamo in piazza per dire vergogna a chi ha giocato sulla nostra pelle», così I Sentinelli di Milano, confermando il presidio all’Arco della Pace.
Il ddl Zan è stato fermato.
Niente più disegno di legge per la tutela della comunità LGBT+, le donne e le persone disabili.
La politica ha avuto paura.Scendiamo in piazza per dire vergogna a chi ha giocato sulla nostra pelle. pic.twitter.com/3QtlgpoQft
— @isentinellidimilano (@isentinelli) October 27, 2021
No al ddl Zan, oggi si mobilita anche Cuneo
Non ci saranno però solo proteste a Roma e Milano. L’ArciGay Grandaqueer scende in Piazza Municipio a Cuneo oggi alle 18.30: «A tutto c’è un limite! Ci rimangono le piazze, il mondo civile, il nostro punto di partenza: così lontano dal Senato […] Noi siamo qui, nel mondo reale. Nel nostro spazio. E lo rivendichiamo. E presto tardi, arriveremo a rivendicarlo anche in quelle aule. Come abbiamo sempre fatto: mettendoci la faccia, in modo pacifico. Sapendo che la storia, e il cuore, sono dalla nostra parte», si legge nella nota diffusa dall’associazione. Da Cuneo a Varese, dove diverse realtà associative e sindacali del territorio hanno organizzato un sit-in alle 19 in Piazza Monte Grappa. Mentre il coordinamento Torino Pride si sta muovendo per organizzare una protesta, si sa già che domani alle 21 inizierà un presidio silenzioso in Piazza del Mercato a Brescia. Per sabato, già fissate due proteste: a Padova, davanti a Palazzo Moroni alle 16.30; a Monza in piazza Roma alle 18.30. «Nessuno ci affossa», lo slogan della manifestazione di protesta. Non solo nord: due le manifestazioni previste a Taranto, sabato e domenica alle 17.30 in piazza Maria Immacolata. Ma il calendario degli appuntamenti, come detto, è in continuo aggiornamento.