Un rogo con fiamme altissime, che ha causato il crollo di una parte esterna della struttura, completamente in metallo e lungo circa 131 metri. Il Ponte dell’Industria del quartiere Ostiense di Roma, noto come Ponte di Ferro, ha preso fuoco nella serata di sabato 2 ottobre: nessun ferito né seri danni strutturali. Ma l’incendio, spento dopo mezzanotte grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco, ha causato blackout in alcune zone della città.
Ponte di Ferro, le cause del rogo
Secondo una delle ipotesi al vaglio degli inquirenti, il rogo potrebbe essere partito dalle baracche che si trovano sotto la struttura, dove vivono diverse persone. Alcune sterpaglie potrebbero aver favorito il diffondersi delle fiamme, che una volta innescate hanno avvolto le tubature del gas e dell’elettricità che corrono lungo il ponte.
Ponte di Ferro, da verificare i danni strutturali
Il Ponte di Ferro è lungo 131 metri e largo poco più di 7: il rogo ha fatto crollare una sezione lunga circa sette metri di una passerella che, situata sotto la struttura, serviva per la manutenzione e il passaggio di cavi elettrici. Come detto, c’è la certezza che l’incendio non abbia causato feriti. Per quanto riguarda i danni, è possibile che l’incendio non abbia provocato deformazioni strutturali, ma saranno necessarie ulteriori verifiche. L’incendio ha però causato blackout in alcune zone di Roma verosimilmente creerà non pochi problemi alla già congestionata circolazione stradale tra Ostiense e Marconi.
🔴 #Roma, #incendio Ponte dell’Industria, fiamme spente dai #vigilidelfuoco. L’#incendio ha interessato principalmente una delle passerelle per il passaggio di cavi e condotte del gas, crollata parzialmente [#3ottobre 00:45] pic.twitter.com/c3SASOPDxH
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) October 2, 2021
Virginia Raggi, le parole della prima cittadina
«Al momento quello che possiamo dire è che chiaramente stringe il cuore vedere così un pezzo di storia», ha detto la sindaca di Roma Virginia Raggi, che ieri sera ha raggiunto il Ponte dell’Industria per un sopralluogo: «Ovviamente ci mettiamo immediatamente al lavoro. Per cercare di ripristinare quanto prima tutti i servizi, come il gas e la luce, è stato convocato Comitato Operativo Comunale. Poi dovremmo fare una verifica sulla stabilità del Ponte e cercheremo, al netto di quello che ci diranno queste indagini, di riaprire quanto prima la viabilità».
Ponte di Ferro, teatro di un eccidio nazista
Il Ponte dell’Industria fu costruito tra il 1862 e il 1863 da una società belga per congiungere la linea ferroviaria di Civitavecchia alla stazione centrale Termini: le varie parti furono realizzate in Inghilterra e poi trasferite a Roma per essere montate. Inizialmente, il ponte si sollevava nella parte centrale per permettere ai piroscafi e ai bastimenti armati di passare liberamente. Il 24 settembre 1963, alla presenza di Papa Pio IX, il primo treno della linea Roma-Civitavecchia passò sul Ponte di Ferro, che però dal 1910 fu sostituito per la viabilità ferroviaria dal vicino Ponte San Paolo. Dall’anno seguente è stato utilizzato, nei due sensi, da pedoni, su appositi marciapiedi, e vetture. Il 7 aprile 1944, il Ponte dell’Industria è stato teatro di un crimine di guerra: vittime dieci donne, sommariamente giustiziate dalle truppe del servizio di sicurezza delle SS, a seguito di un assalto a un forno che riforniva le truppe d’occupazione naziste: sorprese dai militari tedeschi con pane e farina, furono allineate sulle transenne del ponte e fucilate.