Roma, 350 persone in ostaggio dei cinghiali: «Non ci fanno entrare in casa»

Annarita Faggioni
02/09/2022

La denuncia dei residenti che non riescono ad accedere alle abitazioni per via di questi animali.

Roma, 350 persone in ostaggio dei cinghiali: «Non ci fanno entrare in casa»

«Ci siamo adeguati a quelli dei cinghiali. Ormai, se possibile, evito di uscire di casa, o di rientrare, all’imbrunire. Abbiamo tutti paura ad avvicinarci troppo. Di fatto, siamo in ostaggio». Così spiega una titolare di un salone di bellezza di Roma. Dalle parole della 32enne emerge il profondo disagio per una situazione diventata insostenibile. Trecentocinquanta persone di via Vittorio Caprioli dalle 18:30 alle 22 sono ostaggio dei cinghiali e gli animali non hanno alcuna intenzione di andarsene. La donna ha affermato di stare per un’ora in auto, nell’attesa che gli animali vadano via, per poter accedere alla propria abitazione in sicurezza.

Roma ostaggio dei cinghiali, cosa sta succedendo

I residenti in zona Porta a Roma non hanno dubbi sulla loro condizione. Sono ostaggio di un gruppo di circa 12 cinghiali. Gli esemplari si sono abituati alla presenza dell’Uomo e il loro comportamento si è adattato alla sempre minore presenza di zone boschive. Così, l’aumento dei rifiuti in strada per loro è una tavola imbandita di cibo. Secondo le stime, gli esemplari a Roma sarebbero 20mila, per un totale di 100mila nel Lazio.

Roma, 350 persone in ostaggio dei cinghiali: «Non ci fanno entrare in casa». Cosa sta succedendo nelle periferie della Capitale.
Cinghiali

«Un pomeriggio io e una mia amica siamo state caricate. Stavamo portando fuori i cani, un cinghiale ci ha inseguito e poi ci ha colpito con la testa. Cercava di mandarci via. Evidentemente si trattava di una madre con i cuccioli» ha spiegato la 32enne nella sua testimonianza a Repubblica. Per questi animali, ogni figura in movimento è una potenziale minaccia da abbattere con aggressività. Per questo, i bambini non possono più giocare.

Cosa dicono i residenti

«Noi paghiamo, e paghiamo tanto, per la spazzatura e per il verde pubblico. Ma i cassonetti sono strapieni, e l’erba alta. Abito al primo piano e tutti i giorni vedo dalla finestra lo stesso spettacolo. Ormai con il mio cane non posso più scendere. In realtà non è detto che questi animali siano realmente pericolosi. Non sono io che devo stabilirlo. E la colpa non è certo dei cinghiali. Resta però il fatto che siamo spaventati. E che non possiamo continuare a vivere così» spiega un commerciante di 30 anni.

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Cinghiali

«Se calcoliamo una media di 3 persone per ogni appartamento è facile calcolare che ci sono circa 350 persone ostaggio dei cinghiali» commenta un’impiegata di 31 anni.