Guai per i Rolling Stones. Infatti, lo storico gruppo rock è stato accusato di plagio per il brano Living in a Ghost Town.

L’accusa di plagio ai Rolling Stones
Living in a Ghost Town è stato il singolo che i Rolling Stones hanno rilasciato nel 2020, in piena pandemia. È stato un successo per la band anche perché si trattava del primo singolo rilasciato ufficialmente dal gruppo dopo una pausa durata circa 8 anni. A citare in giudizio Mick Jagger e Keith Richards è stato il cantautore argentino Sergio Garcia Fernandez, conosciuto con il nome d’arte di Angelslang. Quest’ultimo ha dichiarato che la canzone Living in a Ghost Town è basato su due sue composizioni. Nella fattispecie, il cantautore sudamericano ha dichiarato che gli Stones «si sono appropriati indebitamente di molti degli elementi riconoscibili e protetti». Si tratterebbe di una canzone del 2006, ovvero «So Sorry» e una canzone del 2007 chiamata «Seed of God».

Com’è avvenuto il plagio della canzone?
So Sorry e Seed of God, le due canzoni di Angelslang, sono disponibili su Spotify ma hanno ricevuto pochissime visualizzazioni. Come sarebbe avvenuto quindi il plagio del brano? Ebbene, Sergio Garcia Fernandez avrebbe dato un CD demo a «un partente stretto» di Mick Jagger. Gli avvocati del cantante argentino hanno riferito che «il parente stretto avrebbe confermato la ricezione al querelante via e-mail» e hanno aggiunto anche che i «Rolling Stones avrebbero apprezzato le canzoni e sarebbero anche stati interessati ad usarne stile e musica». Tuttavia, una copia della mail, ovvero una prova schiacciante per confermare il presunto plagio, non è stata inclusa negli archivi pubblici. Fernandez comunque è convinto che si tratti di plagio in quanto la canzone Living in a Ghost Town avrebbe preso diversi elementi dai due suoi singoli. Per ora i Rolling Stones non hanno rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale in merito a tale accusa.