La città di Francoforte ha annullato il concerto dell’ex Pink Floyd Roger Waters in programma il prossimo 28 maggio. Alla base della decisione le sue posizioni pro Palestina e anti Israele che l’hanno portato ad essere definito «l’antisemita più conosciuto al mondo». Più volte l’artista si è infatti espresso in modo controverso sulla questione paragonando il governo di Tel Aviv all’apartheid sudafricano e anche al nazismo.
Roger Waters, concerto annullato a Francoforte
La cancellazione dell’evento è stata accolta con favore dalla Comunità ebraica della città. Il Consiglio centrale degli ebrei in Germania ha anche detto che la decisione «dimostra che l’antisemitismo nell’arte e nella cultura non deve essere tollerato» e ha invitato a considerarla come «un segnale per tutte le altre sedi del tour tedesco di Roger Waters». Nei giorni scorsi, il consiglio comunale di Colonia aveva chiesto ufficialmente, tramite una lettera aperta alla direzione della Lanxess-Arena, l’annullamento della performance prevista in loco il 9 maggio. Non è dunque escluso che una decisione analoga a quella di Francoforte venga presa anche in altre città della Germania.

L’ex Pink Floyd arriverà anche in Italia dove, tra marzo e aprile, sono previste diverse tappe del suo Roger Waters this is not a drill tour. In particolare, sarà a Milano il 27, 28, 31 marzo e 1 aprile e a Bologna il 28 e il 29 aprile.
Le posizioni antisemite
Rogers è stato più volte ritenuto antisemita per le sue posizioni contro lo stato di Israele che, in passato, lo hanno anche portato, durante i concerti, a liberare in aria palloncini a forma di maiale con la stella di David impressa sopra. Polly Samson, co-autrice di alcuni testi dei Pink Floyd nonché moglie dell’ex compagno di band David Gilmour, ha di recente preso posizione contro di lui: «Sfortunatamente Roger Waters sei antisemita fino al midollo. Sei anche un apologeta di Putin e un bugiardo, un ladro, un ipocrita, uno che elude le tasse e canta in playback, un misogino, un invidioso patologico, un megalomane. Ne abbiamo abbastanza delle tue cazzate».

Oltre che per le accuse di odio verso Israele, l’artista è stato inoltre criticato per alcune dichiarazioni relative alla guerra in Ucraina, in particolare quando davanti al Consiglio di sicurezza dell’Onu ha difeso Vladimir Putin affermando di condannare l’invasione «ma anche chi l’ha provocata».