Rita Dalla Chiesa candidata con Forza Italia: polemiche e offese sui social

Debora Faravelli
22/08/2022

L'ex conduttrice Mediaset sarà capolista al proporzionale nel collegio di Molfetta-Bari e all'uninominale di Molfetta. Spazio anche nelle liste della Liguria.

Rita Dalla Chiesa candidata con Forza Italia: polemiche e offese sui social

Rita Dalla Chiesa risulta candidata alle prossime elezioni politiche tra le liste di Forza Italia. L’ex conduttrice di Forum e figlia del generale Carlo Alberto, vittima di mafia ucciso su mandato di Totò Riina, tenterà la corsa sia in Puglia che in Liguria.

Rita Dalla Chiesa candidata con Forza Italia

Indiscrezioni la volevano concorrente della prossima edizione del Grande Fratello Vip, ma la donna ha scelto di intraprendere la strada della vita pubblica e di puntare al Parlamento. In Puglia è candidata come capolista al proporzionale nel collegio Molfetta-Bari e all’uninominale di Molfetta, dove si scontrerà con l’ex sindaco di Bitonto Michele Abbaticchio (Partito Democratico). Capolista in un collegio al proporzionale anche in Liguria, anche se la via più probabile per l’elezione sembra essere quella pugliese.

Da anni in prima linea in battaglie sociali, nel 2016 era stata anche proposta come possibile candidata sindaco di Roma (sempre in quota centrodestra), ipotesi poi naufragata. «Ho vissuto abbastanza per aver fatto tutte le battaglie che sentivo di dover condividere. Ho firmato per il divorzio, per l’aborto, il diritto alla fine vita, i diritti civili, i diritti degli animali, contro la caccia, contro le pellicce, contro le corride», aveva scritto qualche settimana fa sul suo profilo Twitter prima ancora che scoppiasse la crisi di governo e accettasse di essere candidata.

Le polemiche sui social

Una scelta, quella di correre con il partito di Silvio Berlusconi, che ha sollevato non poche polemiche sui social network. Accanto a chi le ha mostrato sostegno e appoggio, non sono infatti mancati utenti che hanno commentato con offese e insulti la sua discesa in campo. «Vergognati, ma vergognati veramente. Abbi pietà del cognome che porti», «Il Generale si sta rivoltando nella tomba», «La candidatura al Parlamento come alternativa a un programma trash», sono solo alcune delle frasi comparse su Twitter dopo la notizia.

Qualcuno ha anche ricordato quando, per condannare il Festival della carne di cane di Yuli, aveva chiesto se fosse «peccato mortale volere l’estinzione del popolo cinese». La diretta interessata non ha ancora rilasciato dichiarazioni in merito e si è limitata a rispondere ad un utente che le ha rivolto un in bocca al lupo.