Riparbella, in provincia di Pisa, è il paesino in cui dall’8 giugno prossimo saranno apposti dei cartelli dei bambini per le strade con la scritta «Attenzione rallentare – In questo paese i bambini giocano ancora per strada».
I cartelli dei bambini a Riparbella
In questo paese sulle colline pisane, da giovedì entrerà in vigore il codice della strada a misura di bambino. Saranno appesi dei nuovi cartelli stradali che inviteranno gli automobilisti ad essere più prudenti perché potrebbero incontrare bimbi e ragazzi che giocano per strada. A crearli sono stati i bimbi della scuola primaria Marconi e andranno ad aggiungersi alla tradizionale segnaletica stradale.
Questa iniziativa è nata da un’esigenza manifestata dai bambini stessi. Lo scopo è quello di sensibilizzare gli automobilisti a rallentare e a fare più attenzione quando attraversano il centro abitato. Sui cartelli ci saranno disegni creati dai ragazzi raffiguranti bambini in bicicletta, in skateboard, che fanno il salto della corda, che tirano un calcio al pallone o che passeggiano per simboleggiare le attività che fanno solitamente per strada.
Le parole del sindaco
Il primo cittadino di Riparbella, Salvatore Neri, ha così spiegato: «Il messaggio è proprio questo: affiancare ad un progetto di educazione civica e stradale quello della riappropriazione degli spazi. È un modo per re-immaginare il paese come luogo di giochi, incontri e socializzazione per gli abitanti di ogni età e i turisti, dando corso ad una richiesta formalizzata dal consiglio comunale dei ragazzi della scuola Marconi che non abbiamo potuto fare altro che raccoglierla con entusiasmo».
Il sindaco ha poi spiegato che, insieme alla consigliera Claudia Querci, i ragazzi hanno anche intrapreso un percorso di educazione stradale: «Il percorso è reso possibile grazie alla disponibilità del maresciallo dei Carabinieri Cristiano Fontana, comandante della stazione, con lezioni rivolte ai ragazzi – che saranno gli automobilisti di domani – non solo di educazione stradale, ma anche di vera e propria educazione civica».