«A Rigopiano soccorritori di colore, ma serviva gente competente»: ennesima gaffe di Michetti
A poche ore dal voto, "ripescata" dagli archivi di Radio Radio un'altra frase incauta del candidato di centrodestra a sindaco di Roma.
Prima le frasi sull’ascesa al potere di Hitler, uomo forte che serviva alla Germania degli Anni Trenta, corredate da affermazioni sull’efficienza della Wehrmacht. Poi l’articolo in cui criticava l’eccessiva eco data alla Shoah, con allusioni al potere finanziario degli ebrei. Due gaffe che a Enrico Michetti, già in difficoltà con i diritti civili, erano costate (il vandalismo è sempre da condannare, sia chiaro) l’imbrattamento della sede del comitato elettorale. «Fascista, ricordati di piazzale Loreto», recitavano le scritte sui muri, a cui l’uomo scelto da Giorgia Meloni per il Campidoglio, che si era paragonato a De Gasperi, aveva risposto: «Ho avuto una sola tessera, quella della Dc». Adesso un altro scivolone, a poche ore dal voto nella Capitale: dagli archivi dell’emittente Radio Radio è emersa una registrazione in cui Michetti criticava le modalità dei soccorsi a Rigopiano, sottolineando come sul posto fossero presenti anche persone di colore.
Lo scivolone su Rigopiano
Nella conversazione con il direttore della radio Ilario Di Giovambattista, Michetti dice: «Non si comprende perché il Genio guastatori è stato inserito all’interno della Folgore, un reggimento di paracadutisti. Quelli che stanno di stanza a Legnago, quelli possono essere paracadutati in qualsiasi momento, in qualsiasi teatro di guerra». E poi, dopo aver sottolineato l’importanza del Genio guastatori, che «apre i varchi che sono stati ostruiti dalle fortificazioni nemiche», aggiunge: «Purtroppo ci sono interessi diversi probabilmente. Non è possibile che i protagonisti stanno a Legnago e poi, invece, ho visto pure della gente di colore che stava lì a dare una mano. Per carità, è lodevole. Ma lì ci debbono essere persone che sanno il fatto loro».
Le frasi su Hitler e la Wehrmacht
«Ascende al potere attraverso una legge democratica. Hitler non viola, non è che prende d’assalto le istituzioni, arriva al potere perché il presidente gli conferisce l’incarico di cancelliere, ritenendolo l’uomo giusto per risolvere i problemi strazianti della Germania», aveva detto nel corso di un’altra diretta radiofonica, affermando poi che «quando i rappresentanti del popolo non contano più niente, vuol dire che c’è un’oligarchia che sta governando. E quando questa oligarchia serra i ranghi non serve più neanche l’oligarchia. Serve un uomo forte». Nella stessa occasione, aveva anche esaltato l’efficienza della Wehrmacht: «Per rimuovere un albero di traverso del diametro di 90 centimetri su una sede stradale a doppia carreggiata del tempo, nel 1937 ci metteva 28 minuti senza utilizzare l’esplosivo. Nel 1942 lo stesso albero veniva rimosso in 4 minuti. Nel 1969 la Wehrmacht di Brema non riusciva a scendere sotto i 3 minuti».
L’articolo sulla Shoah
Quando alla Shoah, Michetti ha scritto in un articolo per il sito di Radio Radio: «Ogni anno si girano e si finanziano 40 film sulla Shoah, viaggi della memoria, iniziative culturali di ogni genere nel ricordo di quell’orrenda persecuzione. E sin qui nulla quaestio, ci mancherebbe. Ma mi chiedo perché la stessa pietà e la stessa considerazione non viene rivolta ai morti ammazzati nelle foibe, nei campi profughi, negli eccidi di massa che ancora insanguinano il pianeta. Forse perché non possedevano banche e non appartenevano a lobby capaci di decidere i destini del pianeta». Per dovere di cronaca, il candidato sindaco del centrodestra ha successivamente definito l’Olocausto «il punto più basso della storia».