Riforma del fisco: cosa prevede la manovra di Draghi?

Virginia Cataldi
07/04/2022

Cosa prevede la manovra del premier Mario Draghi sulla riforma del fisco? Dalla crescita del pil al debito pubblico: le nuove misure.

Riforma del fisco: cosa prevede la manovra di Draghi?

Sono al vaglio di Palazzo Chigi le modifiche alla riforma del fisco. Lavorano al piano, in particolare, il premier Mario Draghi e i ministri Daniele Franco (Economia), Giancarlo Giorgetti (Sviluppo) ed Enrico Giovannini (Infrastrutture). A causa della guerra in Ucraina, infatti, devono ridimensionare le aspettative di crescita economica e preparare nuovi aiuti a imprese e famiglie.

Riforma del fisco: diminuisce la crescita del Pil

La crescita del Pil per il 2022 sarà sotto il 3%, contro il 4,7% previsto in precedenza dal governo. Anche le stime sulla diminuzione del debito pubblico saranno inferiori rispetto a quanto atteso. Nel nuovo piano dovranno anche rientrare le spese militari e la riforma del fisco.

La riforma del fisco: flat tax e cashback fiscale

È previsto che nella riforma del fisco vengano riformulati alcuni emendamenti. Nel pacchetto di modifiche figura un regime transitorio di tassazione fissa (ma senza indicare l’aliquota) per due anni per gli autonomi che superano il tetto attuale per l’applicazione della flat tax del 15%, cioè 65 mila euro di ricavi. È stabilito, inoltre, che le spese socio sanitarie avranno priorità nell’applicazione del cashback fiscale (rimborso del 19% al momento dell’acquisto).

Cosa prevede la manovra del premier Mario Draghi sulla riforma del fisco? Dalla crescita del pil al debito pubblico: le nuove misure.
Riforma del fisco

Due nuove aliquote sui redditi da investimenti e affitti

Un punto della riforma però divide l’esecutivo. Si tratta dell’articolo 2 che introduce, in via transitoria, due aliquote sui redditi derivanti dall’impiego di capitale (mercato immobiliare compreso). Stando ai decreti attuativi della delega fiscale, queste due aliquote sarebbero del 15% e del 26%. Come riporta il Corriere della Sera, la seconda è uguale alla percentuale attualmente più elevata. I titoli di Stato, per esempio, sono però tassati al 12,5%, mentre la cedolare secca per i canoni concordati si ferma al 10%.

Altre novità rispetto al Cdm 2021

Altre novità, rispetto al testo varato dal Cdm il 5 ottobre 2021, riguardano l’articolo 10. Questo contiene una norma di salvaguardia sulle tasse. La cosiddetta clausola di invarianza prevede che tutte le misure contenute nei decreti di attuazione della delega non dovranno produrre in alcun modo un incremento della pressione fiscale.

Cosa prevede la manovra del premier Mario Draghi sulla riforma del fisco? Dalla crescita del pil al debito pubblico: le nuove misure.
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Inoltre, è prevista un’apertura anche sulla rateizzazione mensile degli acconti Irpef e il progressivo superamento dell’Irap, a partire da studi associati e società di persone. L’imposta regionale sulle attività produttive sarà abolita in modo graduale, dopo essere stata già cancellata per i lavoratori autonomi, le ditte individuali e i liberi professionisti con partita Iva dalla Legge di Bilancio 2022. Infine Iva, accise e Ires saranno razionalizzate e semplificate, con l’obiettivo di contrastarne l’erosione e l’evasione.