Rifiuti, Gualtieri sul New York Times con il «sogno» del termovalorizzatore
Dopo aver descritto la situazione rifiuti in cui versa la Capitale, l'articolo si è concentrato sulle ambizioni e le soluzioni proposte dal primo cittadino.
Il New York Times torna a parlare di Roma e del problema rifiuti, raccontando i giorni della crisi legata all’incendio del tmb di Malagrotta e definendo Roberto Gualtieri un sindaco che «osa sognare» perché vuole realizzare un termovalorizzatore. Una soluzione che, ha affermato il quotidiano statunitense, stavolta potrebbe essere «quella definitiva».
Gualtieri sul New York Times
L’incipit del testo, pubblicato lunedì 29 agosto, è dedicato ad una panoramica sulla situazione nella capitale: «Da anni ormai, nulla simboleggia la caduta di Roma più della sua crisi dei rifiuti. Un serraglio di cinghiali, gabbiani violenti e ratti si riunisce per banchettare con i detriti. All’inizio dell’estate, una serie di incendi sospetti in impianti di rifiuti e sfasciacarrozze ha oscurato il cielo, soffocato l’aria e sollevato lo spettro dell’incendio doloso e della criminalità organizzata». E ancora, l’articolo ha ricordato che, quando «sembrava che la puzza dei rifiuti di Roma non potesse peggiorare», è sorta una disputa sulla costruzione di un nuovo inceneritore per la città che il NYT ha addotto come una delle principali circostanze che hanno portato alla caduta del governo Draghi.
Il piano rifiuti della Capitale
Ma c’è una speranza. Il primo cittadino ha infatti espresso la volontà di accelerare la costruzione di un impianto di termovalorizzazione dei rifiuti per Roma da circa 600 milioni di euro. Lo stesso Gualtieri, in qualità di ex ministro dell’Economia, ha contribuito personalmente ad ottenere miliardi di euro di fondi dell’Unione Europea per l’Italia, con una fetta significativa per Roma e altri impianti del piano rifiuti della città. Ha parlato poi di 1,4 miliardi di euro aggiuntivi da parte del governo per contribuire a rendere la città più pulita in preparazione dell’Anno Santo del 2025, in cui migliaia di pellegrini si avvicenderanno in Vaticano.
Il piano rifiuti prevedrebbe l’assunzione, entro la fine del 2022, di 650 persone per pulire le strade. Entro due anni, il Comune dovrebbe poi mettere nuovi cassonetti prima di avviare la terza fase, nel 2025, in cui si prevede l’entrata in funzione del termovalorizzatore. Uno strumento che, conclude l’articolo, secondo Gualtieri «migliorerà l’ambiente di Roma e sarà redditizio».