Direttore: Paolo Madron
  • Economia e Finanza
  • Politica
  • Tecnologia e Innovazione
  • Attualità
x
  • Attualità
    • Cronaca
    • Gossip
    • Web
  • Cultura e Spettacolo
    • Arte
    • Cinema
    • Design
    • Libri
    • Moda
    • Musica
    • Serie Tv
    • Teatro
    • Tv
  • Economia e Finanza
    • Aziende
    • Lavoro
  • Politica
    • Europa
    • Italia
    • Mondo
  • Salute e Benessere
    • Beauty
    • Fitness
    • Food & Beverage
    • Medicina
    • Sanità
    • Wellness
  • Sport
    • Altri Sport
    • Calcio
    • Motori
  • Tecnologia e Innovazione
    • App
    • Device
    • Domotica
    • Gaming
    • Sostenibilità
  • Chi Siamo
  • Scrivono per noi
  • Tag
  • Feed
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Cultura e Spettacolo

Ricky Gervais, polemica per le battute sui trans nello show su Netflix

Il comico britannico al centro della polemica per alcune battute sui trans in SuperNature, nuovo show su Netflix. Boom di utenti che hanno abbandonato la piattaforma.

25 Maggio 2022 13:32 Fabrizio Grasso
Polemica per battute di Ricky Gervais sui trans in SuperNature, nuovo show su Netflix. Boom di utenti che hanno abbandonato la piattaforma.

Bufera sul nuovo show di Ricky Gervais. Il comico britannico, celebre per la sua ironia tagliente, è centro della polemica per alcune battute sui trans in SuperNature, stand up comedy disponibile su Netflix. Gervais ha infatti preso di mira le «nuove donne con la barba», ironizzando anche sulle parti intime nel parlare sulla suddivisione dei bagni per genere nel Regno Unito. Inutile la sua marcia indietro nel finale di puntata, dove ha ricordato come al di fuori degli spettacoli sia un forte sostenitore dei diritti umani. Il suo linguaggio senza freni ha portato migliaia di utenti ad abbandonare la visione, annunciando poi sui social di aver interrotto l’abbonamento al servizio streaming.

LEGGI ANCHE: JK Rowling nel mirino dei critici per le frasi contro i trans: l’ira del Quidditch

Ricky Gervais e le battute contro i trans che hanno acceso la polemica

Sono bastati pochi minuti a Ricky Gervais per scatenare il putiferio. Subito dopo il debutto su Netflix, il suo show SuperNature ha dato vita a una polemica che ancora pervade i social. Il comico britannico, al quarto minuto di spettacolo, ha iniziato a scherzare facendo una distinzione fra le «donne vecchio stampo» e «le nuove donne», in riferimento alle persone transessuali. Le prime sono quelle, a suo avviso, «dotate di utero», mentre le seconde comprendono quelle «viste in giro ultimamente, dotate di barba e peni». Qui già in molti hanno iniziato a storcere il naso, ma coloro che hanno continuato a guardare lo show hanno perso poi le staffe subito dopo. Gervais ha infatti affrontato una spinosa questione britannica, ossia la richiesta dei trans di poter usare il bagno pubblico del sesso cui si identificano. «Sono signore, guardate i loro pronomi», ha continuato, ironizzando sulle loro parti intime.

Polemica per battute di Ricky Gervais sui trans in SuperNature, nuovo show su Netflix. Boom di utenti che hanno abbandonato la piattaforma.
Il comico britannico Ricky Gervais nel 2019 alla premiere di After Life (Getty)

Ricky Gervais ha poi rincarato la dose citando la difficoltà per un comico di esibirsi liberamente dal vivo o di trattare sui social i temi più disparati. «Non si può prevedere cosa sarà offensivo in futuro», ha spiegato il comico. Ha poi citato Kevin Hart e la sua decisione, nel 2018, di non condurre la cerimonia degli Oscar per alcuni tweet del passato che avevano offeso una fetta di pubblico. «Oggi si ritiene offensivo qualcosa che 10 anni fa nemmeno si scriveva, semplicemente perché nessuno credeva ne potessimo parlare in futuro». Inutile poi la chiosa finale, in cui ha ricordato come palco e vita reale non combacino. «Supporto i diritti umani e quindi delle persone trans», ha spiegato l’attore. «Vivete come meglio credete e nel genere in cui vi identificate».

Numerosi utenti hanno annunciato di aver interrotto l’abbonamento a Netflix

Sui social si è subito scatenato un putiferio, tanto che sempre più utenti hanno dichiarato di aver cessato l’abbonamento a Netflix. A pochi mesi dall’inizio del Pride Month, numerosi post hanno supportato l’hashtag #TransRightsAreHumanRights (I diritti trans sono diritti umani) con screenshot che confermano lo stop alla sottoscrizione. Tra discriminazione e offese, alcuni hanno persino giudicato difficile immaginare che si tratti dello stesso Gervais che ha dato vita alla celebre serie After Life.

In honour of Ricky Gervais and his 2-4-1 rant on trans people and cancel culture, I am in fact, cancelling. Thanks @netflix #TransRightsAreHumanRights pic.twitter.com/fuW0d169rg

— Big Red (@bigredgaymer) May 24, 2022

Stretta del Kazakistan sugli immigrati russi in fuga dalla mobilitazione
  • Attualità
Astana la vista
Dal 27 gennaio si complica la vita per i cittadini russi che si sono trasferiti in Kazakistan per sfuggire alla mobilitazione. Il governo ha inasprito le regole sull'immigrazione e per ottenere un permesso di soggiorno non sarà più sufficiente il visaran, cioè uscire e rientrare dal Paese.
Redazione
Hans Happacher è morto in una valanga, addio a colui che veniva definito il re dei campeggi a cinque stelle.
  • Attualità
Hans Happacher morto in una valanga: aveva il campeggio a cinque stelle
Happacher era proprietario del Caravan Park, un campeggio eco-friendly con sede nel Parco Naturale delle Tre Cime
Claudio Vittozzi
È morta a soli 24 anni Angela Brandi, ragazza di Pozzuoli che era stata appena stata dimessa dall'ospedale.
  • Attualità
Angela Brandi morta a 24 anni a Pozzuoli: era appena stata dimessa
Sul caso è stata aperta un'indagine dagli inquirenti.
Riccardo Castrichini
Schumacher, le foto rubate sarebbero state scattate da «un caro amico». Tre anni dopo l'incidente qualcuno provò a rivenderle ai giornali
  • Sport
Schumacher, le foto rubate sarebbero state scattate da «un caro amico»
Il caso risale a 3 anni dopo l'incidente sugli sci dell'ex pilota. Per la procura sarebbe stato «un caro amico dell'epoca» a poterle scattare, visto il limitato accesso alla stanza del ferrarista. Ma non si conosce ancora l'identità.
Redazione
  • Chi Siamo
  • Scrivono per noi
  • Tag
  • Feed
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
Nielsen Digital Measurement Privacy Policy

Tagfin Srl Sede Legale: Via dell'Annunciata, 7 – 20121 Milano

Numero di partita IVA e numero d’iscrizione al Registro Imprese 11673800964 del Registro delle Imprese di Milano.

Registrazione della testata giornalistica Tag43 presso il Tribunale Ordinario di Milano, n. 100 del 23 Aprile 2021