Richetti, Lodovica Rogati: «Telefonate di un’ora, ho video con altri politici»
L'attrice ha annunciato che denuncerà il senatore di Azione per diffamazione e ha dichiarato di avere video e registrazioni con altri esponenti politici.
Pur avendo già precisato di non essere la donna al centro delle ricostruzioni di Fanpage.it relative al caso di presunte accuse di molestie sessuali nei confronti di Matteo Richetti, Lodovica Mairè Rogati ha voluto fornire la sua versione dei fatti ammettendo di aver incontrato il senatore di Azione e dichiarando di avere «dei video con altri politici che adesso mi stanno attaccando».

Lodovica Mairè Rogati sul caso Richetti
Intervistata da Repubblica, l’attrice ha spiegato che, mentre il politico sostiene di non aver avuto alcun contatto con lei, «siamo usciti assieme, abbiamo preso l’ascensore, siamo andati al bar Sant’Eustachio e poi siamo stati in piazza insieme». Ha inoltre sostenuto di averlo più volte sentito al telefono, con alcune chiacchierate lunghe e amicali anche più di un’ora. «Come le giustificherà il senatore? Cosa dirà? Che è stato più di un’ora al telefono con la sua stalker? Come potrà negare di essere stato al telefono un’ora con quella che lui definisce una che la perseguita quando emergeranno i tabulati?», si è chiesta.
Lodovica è quindi tornata sulla perquisizione effettuata nella sua abitazione una settimana dopo che Richetti aveva presentato una denuncia contro ignoti per una serie di post offensivi sui social. «Le indagini hanno bisogno di più tempo, non si può arrivare ad individuare una persona così rapidamente», ha evidenziato esprimendo il sospetto che il senatore abbia fatto il suo nome senza metterlo per iscritto. «Questo è stato un abuso, lo denuncerò per diffamazione», ha aggiunto.

«Ho dei video con altri politici»
Nel corso dell’intervista, la Rogati ha anche addotto di avere delle registrazioni e dei video con altri politici (di cui non ha voluto fare i nomi). A chi le ha chiesto perché sia solita registrare i colloqui, ha risposto che «sono abbastanza intelligente da capire che non mi devo fidare di nessuno». Quanto infine a quella condanna a quattro anni in primo grado per calunnia (per i giudici aveva accusato di violenza sessuale, sapendoli innocenti, il suo ex e un amico), ha affermato di non aver proseguito nella battaglia giudiziaria perché era giovane e voleva chiudere quel capitolo della sua vita.