Crazy smog

Redazione
05/05/2021

Secondo uno studio anglo-americano chi nasce in grandi città, dove l'inquinamento è elevato, ha più possibilità di soffrire di malattie mentali

Crazy smog

Chi nasce e cresce in zone inquinate e trafficate è più esposto al rischio di disturbi mentali una volta maggiorenne. È il risultato di un lungo studio condotto da un team di scienziati inglesi e americani, i cui risultati sono apparsi su Jama Network Open.

La Ricerca

Sotto esame, un campione di 2039 soggetti, tutti gemelli e nati in Inghilterra e Galles tra il 1994 e il 1995. Dai dati emerge un nesso tra la sovraesposizione al monossido di azoto e l’insorgere di patologie come l’ansia e la depressione. “I ragazzi nati in grandi città sono molto più in pericolo dei coetanei che vivono altrove”, spiega al Guardian la dottoressa Helen Fisher. È la co-autrice del progetto realizzato dall’istituto di Psichiatria, Psicologia e Neuroscienze del King’s College di Londra e dalla Duke University di Durham. “Ci piace”, prosegue, “pensare di abitare aree urbane verdi e sostenibili, ma la realtà è che l’inquinamento abbonda”.

La salute mentale dei ragazzi è stata monitorata attraverso dieci parametri. Tra questi: iperattività, ansia e dipendenza da alcool. Da qui si è ricavato il Fattore P, ossia la misura del benessere o del malessere psicofisico del paziente. In tutti coloro che hanno ottenuto punteggi pari o superiori a 2.62, la quantità di monossido di azoto supera la media consentita, aggravando problemi generalmente causati da storie familiari poco felici.

Il ruolo dell’ambiente esterno

“Sappiamo che la nostra salute mentale è determinata dallo stile di vita che adottiamo, dagli spazi in cui ci muoviamo e dai trascorsi”, dichiara Andy Bell, direttore del Centro di Salute Mentale di Londra. “È vero, i traumi impattano parecchio sul nostro status psicofisico”, aggiunge, “ma non dobbiamo sottovalutare il ruolo dell’ambiente esterno. Rendere i luoghi più salutari non può che avvantaggiarci”.