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Un’inchiesta giornalistica svela le vere ricchezze di Putin

Palazzi, ville, jet, conti, e persino una stazione sciistica. Sono le proprietà del valore di 4,5 miliardi di euro riconducibili a Putin attraverso società di comodo. Lo svela una inchiesta di Occrp e Meduza partita da un indirizzo di posta elettronica.

21 Giugno 2022 12:3821 Giugno 2022 12:40 Redazione
Un'inchiesta giornalistica svela le vere ricchezze di Putin

Ottantasei società intestate a prestanome che possiedono circa 4,5 miliardi di dollari in immobili, tra cui un palazzo sul Mar Nero circondato da vigneti, una stazione sciistica e Villa Sellgren a nord di San Pietroburgo. E poi ancora yacht, jet ​​e conti bancari. Sarebbe questo il reale patrimonio di Vladimir Putin secondo una inchiesta condotta dal network giornalistico Occrp e da Meduza. Il patriottismo frugale ostentato dal presidente russo dunque è solo di facciata. Ufficialmente infatti il leader del Cremlino possiede solo due appartamenti di 77 e 153 metri quadri e due auto: una Volga Gaz M21 e un fuoristrada Niva. Stando alla sua ultima dichiarazione dei redditi del 2021, inoltre Vladimir Putin guadagnerebbe appena 10.202.616 rubli, l’anno. Circa 177 mila euro.

Ville e vigneti intestati ad amici e fedelissimi di Putin

Non esistendo documenti – del resto Putin è cresciuto nel Kgb – collegare ville, jet e conti direttamente al presidente è praticamente impossibile. Sono stati però i suoi amici e fedelissimi a farsi avanti rivendicandone la proprietà. Come il miliardario ed ex sparring partner di judo, Arkady Rotenberg che ha dichiarato di essere il titolare della residenza sul Mar Nero. I vigneti circostanti sono divisi tra altri due fedelissimi: Vladimir Kolbin, figlio di uno dei suoi amici d’infanzia, e l’oligarca Gennady Timchenko. La villa sul golfo di Finlandia, invece, è di Sergey Rudnov, proprietario della società Volna e figlio di Oleg Rudnov, vecchio amico del presidente e morto nel 2015.

Un'inchiesta giornalistica svela le vere ricchezze di Putin
L’oligarca Gennady Timchenko (Getty Images).

Il fil rouge che lega le società è un dominio di posta elettronica

Come hanno scoperto i giornalisti visionando centinaia di mail di Occrp e Meduza, esiste però un altro filo rosso che collega tutte queste proprietà: sono riconducibili a società e non profit che utilizzano uno stesso dominio di posta elettronica: LLCIinvest.ru. «L’unica spiegazione  è che queste società siano unite da un sistema di gestione comune», ha sottolineato un esperto russo di corruzione dopo aver visionato i dati dell’inchiesta. Le società in altre parole sono interconnesse e condividono gli stessi direttori aziendali, indirizzi di registrazione e fornitori di servizi.

Il collegamento con Banca Rossiya

I giornalisti hanno notato per la prima volta il dominio LLCInvest.ru dopo un’inchiesta del settimanale Sobesednik sulla rete di organizzazioni non profit fondata dal cerchio magico di Putin pubblicata nel 2017. Seguendo questo indizio, OCCRP e Meduza hanno trovato dozzine di altre società e organizzazioni in cui personale e proprietari utilizzano indirizzi e-mail su questo dominio come fossero soci di un unico gruppo. LLCInvest.ru è ospitato dalla società informatica Moskomsvyaz strettamente collegata a Banca Rossiya definita la banca di Putin. Pochi anni dopo il suo arrivo al Cremlino nel 2000, l’istituto ha cominciato a ingrandirsi, espandendosi nel settore immobiliare e nel turismo. I Panama Papers rivelarono i suoi numerosi legami con amici e alleati di Putin. Collegamenti che hanno portato gli Usa a sanzionare la banca già nel 2014. Una manciata delle società prese in esame appartiene Banca Rossiya, mentre altre ai membri del consiglio di amministrazione o agli azionisti, tra cui l’uomo d’affari miliardario Yuri Kovalchuk e la presunta amante di Putin Svetlana Krivonogikh. A prima vista, circa 18 aziende sembravano invece non avere alcun legame con la banca, ma andando a fondo si è scoperto che sono riconducibili a dipendenti di secondo piano.

Il Cremlino nega ogni collegamento tra Putin e le organizzazioni menzionate dall’inchiesta

I giornalisti hanno chiesto informazioni scrivendo a oltre 100 indirizzi mail con il dominio comune senza mai ottenere risposta. Solo un rappresentante di una società LlcInvest ha parlato: «Sono un umile dipendente e mi faccio gli affari miei. Firmo solo documenti, Sai come a volte i senzatetto vengono registrati come direttori di un’azienda? Non sono un senzatetto, ma firmo i documenti, come fanno loro, senza scendere nei dettagli». Il Cremlino da parte sua ha tagliato corto: «Il presidente della Federazione Russa non è collegato o affiliato in alcun modo con i beni e le organizzazioni che avete menzionato».

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