Resta con me, la storia vera a cui si ispira il film in onda stasera 14 settembre su Rai2

Redazione
14/09/2021

Shailene Woodley è protagonista di Resta con me, in onda stasera su Rai2. Analogie e differenze fra il film e la storia vera del naufragio del 1983.

Resta con me, la storia vera a cui si ispira il film in onda stasera 14 settembre su Rai2

Stasera 14 settembre 2021alle 21,20 su Rai2 andrà in onda Resta con me (in originale Adrift), film diretto da Baltasar Kormákur con Shailene Woodley e Sam Claflin. Il progetto, che racconta il naufragio in mare di una giovane coppia, è tratto da una storia vera, raccontata dalla stessa protagonista dei fatti nel suo libro Red Sky in Mourning: A True Story of Love, Loss, and Survival at Sea. La visione sarà disponibile anche sulla piattaforma streaming RaiPlay.

Resta con me: la storia vera a cui si ispira il film in onda stasera 14 settembre su Rai2

Resta con me: la trama (attenzione spoiler)

La trama, che si svolge nel 1983, è un continuo susseguirsi di flashback tra la realtà, ossia la deriva in mare, e il modo in cui si è arrivati al naufragio. La storia inizia con lo skipper esperto Richard Sharp che, giunto a Tahiti, conosce la giovane Tami Ashcraft e se ne innamora. Quando gli viene offerta la possibilità di portare un veliero fino a San Diego, decide di coinvolgere la fidanzata che, dopo una breve riluttanza, cede al fascino di navigare in mare aperto. Dopo i primi giorni tranquilli, però, l’uragano Raymond li raggiunge e li investe in pieno. Dopo essere svenuta per 27 ore a causa di un forte trauma alla testa, Tami si risveglia ma non vede Richard. Qualche giorno dopo, però, riconosce in lontananza alcuni pezzi del veliero e, avvicinandosi, vede il fidanzato privo di sensi. Riesce a raggiungerlo e a portarlo sulla barca ma si accorge che ha le costole rotte e una gamba gravemente ferita. Iniziano così settimane di lenta agonia in mare aperto, con Richard in preda a febbre e dolori per le ferite riportate. Tami però si rende conto che l’uomo non è mai stato con lei, ma è stato scaraventato in acqua durante la tempesta molto prima che lei riprendesse i sensi. Solo qualche giorno più tardi, Tami si imbatte in un peschereccio che la trae in salvo dopo 41 giorni alla deriva.

Resta con me: analogie e differenze con la storia vera

Come detto, Resta con me ripercorre la storia vera della coppia, investita nel 1983 dall’uragano Raymond mentre era in mare aperto. Sebbene sia ispirato ai racconti che la stessa Tami ha rilasciato nella sua biografia, il film se ne discosta in vari punti con alcune licenze cinematografiche. La ragazza infatti non rivide mai più Richard, nemmeno sotto forma di allucinazioni, ma rimase completamente sola alla deriva per 41 giorni. Stanca, ferita, affamata e disidratata, non fu sempre lucida.

Tra le pagine del suo libro scrive di essere sicura di aver sentito una voce per tre volte e di essersi aggrappata a quella sensazione per cercare con tutte le sue forze di uscire viva da quell’esperienza. Fu proprio quella voce che le impedì di suicidarsi. Tami, che ha subito forti danni cerebrali a seguito dell’urto alla testa, una volta tornata nella società ha dovuto persino imparare nuovamente a leggere. Oggi ha 60 anni e vive sull’isola San Juan, al largo di Seattle, assieme al marito e a suo figlio.