Le tensioni geopolitiche e i timori per le politiche monetarie dalle Banche Centrali hanno avuto un impatto sui mercati finanziari così come sul ciclo economico del Paese, che si è trovato a fare i conti con livelli d’inflazione che non si vedevano da oltre 30 anni. Dopo un 2022 da dimenticare per i risparmiatori in cui sono state minate tante certezze, in molti hanno guardato alla leadership dei CEO come guida da seguire per cogliere la direzione dello scenario. Lo rivela l’indagine di Reputation Science che ha evidenziato una crescente attenzione, nelle ricerche sui social e nelle dinamiche di comunicazione e fruizione di news digitali, verso i vertici delle grandi compagnie più conosciute a Piazza Affari. Negli ultimi dodici mesi, infatti, un contenuto su due (46 per cento) è stato riferito proprio alla loro sfera che ne guadagna in termini reputazionali.

Il report di Reputation Science sui CEO
Stando ai numeri emersi dall’indagine sulla reputazione online dei top manager, l’algoritmo della visibilità e della qualità del posizionamento vede al primo posto della classifica generale – con uno score di 81,60 – Francesco Starace, CEO di Enel, seguito a poca distanza dal CEO di Eni Claudio Descalzi – indubbiamente, hanno goduto di forte attenzione vista l’escalation dei prezzi energetici, delle bollette alle stelle e delle conseguenze di una guerra che ha impattato pesantemente gli approvvigionamenti di gas riportando al centro l’interesse geopolitico dell’energia. Dopo il tandem “energia”, al vertice svetta il banchiere più importante d’Italia, Carlo Messina di Intesa Sanpaolo, banca protagonista in tante iniziative economico-sociali del Paese.

Proprio l’ambito finanziario è quello su cui sta tornando la maggiore attenzione, complice il rialzo dei tassi e il miglioramento degli utili per gli istituti commerciali. Guardando alla classifica dei primi 10 profili tra banche, assicurazioni e servizi finanziari, emergono tanti nomi noti dell’industria come il CEO di Unicredit Andrea Orcel (al quindicesimo posto complessivo) o l’AD di Generali Philippe Donnet (al 17esimo), seguito poi dall’Ad di Mediobanca Alberto Nagel e – primo nel mondo del private banking e della consulenza finanziaria – dal CEO di Banca Generali Gian Maria Mossa che continua a scalare posizioni. Infatti, l’Ad della banca private ottiene risultati interessanti anche nella classifica relativa al posizionamento reputazionale sui social media, rientrando nella top 20 della classifica generale seguito da altri dirigenti sul panorama nazionale.