Non sono ancora definitivi. Ma con il 90 per cento delle schede scrutinate, i risultati delle elezioni parlamentari in Repubblica Ceca possono essere considerati abbastanza attendibili. Lo spoglio si è aperto alle 14 di oggi, sabato, 9 ottobre 2021, subito la chiusura delle urne. Circa 8,5 milioni i cittadini chiamati al voto, ma ai seggi si è recato circa il 70 per cento degli aventi diritto. In testa, dove con ogni probabilità resterà, c’è il movimento populista del premier uscente Andrej Babis, Ano (acronimo di Azione del cittadino scontento), che ha fin qui raccolto il 28,1 per cento delle preferenze. Un consenso che nei giorni immediatamente precedenti alle elezioni sembrava poter essere scalfito dallo scandalo Pandora Papers, nel quale il premier, al pari di altri personaggi della politica mondiale, era stato coinvolto. Il risultato, se fosse confermato, comunque non dovrebbe essere sufficiente a garantirgli la maggioranza in Parlamento, dove i seggi in palio sono 200 per quel che concerne la camera bassa.
#CzechRepublic results from 90 % counties. This doesn’t mean 90% of all votes counted:
SPOLU + PirStan (proEU opposition): 105 / 200 MPs
ANO (Populist Billionaire Babis) + SPD (Czech Le Pen): 95 / 105
— Filip Horký (@FilipHorky) October 9, 2021
Elezioni in Repubblica Ceca, le coalizioni d’opposizione insieme oltre i cento seggi
Per superare lo sbarramento serve invece almeno il 5 per cento dei voti su scala nazionale. Dietro Babis, c’è la coalizione dei moderati, guidata da Petr Fiala e composta da dai Civici democratici Ods, Top 09 e Cristiano democratici Kdu-Csl. Insieme, sono attualmente attestati intorno al 26,5 per cento. Segue, con il 14,9 per cento, un’altra coalizione d’opposizione guidata da Ivan Bartoš e formata dalle forze politiche dei Pirati, Sindaci e Indipendenti (PirStan). Insieme le due forze d’opposizione dovrebbero arrivare a ottenere 105 seggi, quindi la maggioranza. Sfiora il 10 per cento delle preferenze (9,9) il partito anti immigrazione e anti musulmano Libertà e Democrazia Diretta. Al 4,9 per cento sono attestati i socialdemocratici.