Sigfrido Ranucci conduce su Rai3, stasera 5 giugno alle 21.25, con una nuova puntata di Report. Le inchieste di oggi si concentreranno, come da tradizione, sul nostro Paese con un focus su alcune tematiche scottanti che destano più di qualche sospetto. Si parlerà ad esempio dell’università telematica Niccolò Cusano e della presunta evasione fiscale da 20 milioni di euro. Denaro con cui il fondatore Stefano Bandecchi avrebbe però finanziato alcune sue attività imprenditoriali, tra cui la Ternana calcio. Si parlerà poi di sicurezza sul lavoro con il caso degli stabilimenti Inalca del gruppo Cremonini e delle problematiche per i disabili in Liguria. La visione sarà disponibile in streaming sul sito oppure tramite l’app RaiPlay.

Report, le anticipazioni di stasera 5 giugno 2023 su Rai3
Il profilo di Bandecchi fra politica, Ternana e università Cusano
La puntata di stasera si aprirà con Mister B, inchiesta di Luca Bertazzoni con la collaborazione di Marzia Amico. Il servizio si aprirà con un focus su Stefano Bandecchi, imprenditore e neo sindaco di Terni, tra l’altro fondatore e presidente del Cda dell’università telematica Niccolò Cusano. La Guardia di Finanza ha sequestrato, per presunta evasione fiscale, 20 milioni di euro. L’ateneo avrebbe infatti utilizzato parte dei proventi giunti dalle rette universitarie, quindi esentasse, per finanziare attività prettamente commerciali tra cui la Ternana calcio. Il racconto di Report analizzerà, partendo dal caso in questione, il fenomeno delle università telematiche, ormai realtà consolidata in Italia.
Dal 2019 in poi l’Università Nicolò Cusano ha finanziato politici e partiti di diversi schieramenti. A beneficiare del finanziamento anche Angelo Ciocca, eurodeputato della Lega Nord, ex studente dell’ateneo.
Questa sera ore 21.20 #Rai3👇 pic.twitter.com/TxnVVpLcPs— Report (@reportrai3) June 4, 2023
Seguirà l’inchiesta Pecunia olet di Giulio Valesini e Cataldo Cicolella, con la collaborazione di Edoardo Garibaldi e Alessia Pelagiaggi. Come ricorderà il servizio, nel 2016 l’allora governo Renzi lanciò un programma di visti in cambio di investimenti. Un’iniziativa volta ad attirare in Italia i paperoni del mondo, offrendo un permesso di soggiorno di due anni e un regime fiscale vantaggioso. Quattro anni dopo, poi, il governo Conte II ha abbassato la soglia di denaro da investire nelle aziende fino a un minimo di 250 mila euro, rendendo il programma uno dei più appetibili al mondo. Come avvengono i controlli sul denaro che giunge in Italia? Report farà chiarezza su un sistema che in più occasioni ha presentato dubbi e falle.
Malattie negli stabilimenti Inalca e la disabilità in Liguria
La puntata odierna di Report proseguirà poi con Insicurezza sul lavoro che Bernardo Iovene ha realizzato con Greta Orsi e Lidia Galeazzo. Negli stabilimenti Inalca del gruppo Cremonini, l’Inail ha riconosciuti a 35 lavoratori diverse malattie professionali dovute alle modalità di disosso della carne. Sindacati e lavoratori hanno però descritto una situazione forse ancor più preoccupante. Un caso che ha richiamato l’attenzione dell’Ats di Milano, che ha prescritto più pause e ritmi meno elevati. Report ne ha intervistato un medico, oggi in pensione, che in passato aveva effettuato alcuni controlli negli stabilimenti. Il suo racconto porterà alla luce una metodologia del lavoro che mette a rischio la salute di molti dipendenti.
A Genova, l’Amministrazione comunale ha recentemente messo a punto la nuova pista ciclabile. Un lavoro che è costato 3 milioni di euro che però non tiene conto pienamente delle esigenze dei disabili.
Ne parliamo lunedì a #Report ore 21.20 #Rai3👇 pic.twitter.com/kEYXIYvLII— Report (@reportrai3) June 3, 2023
Infine, la puntata di Report si concluderà con Non è una regione per disabili di Chiara de Luca e Lidia Galeazzo. Al centro, le problematiche che i disabili affrontano ogni giorno in Liguria. Sempre più bambini con spettro autistico finiscono in liste d’attesa perpetue, l’erogazione della 104 non è immediata e persino l’iscrizione scolastica presenta complessità. Secondo la Corte dei conti, la Liguria è infatti fanalino di coda per l’utilizzo di fondi per strutture semiresidenziali per persone disabili.