Matteo Renzi si è sentito in dovere di difendere Elly Schlein dalle polemiche che l’hanno travolta nelle scorse ore sulla scia dell’intervista che l’attuale segretaria del Partito Democratico ha concesso al magazine Vogue. Ecco dunque le dichiarazioni del leader di Italia Viva.
Renzi difende Elly Schlein
Per comprendere le parole di Matteo Renzi, pubblicate su Facebook, è prima di tutto necessario fare un passo indietro e concentrarsi sulle dichiarazioni di Schlein. Intervistata dal noto magazine di moda e lifestyle, la leader dem ha confermato di essersi affidata negli ultimi tempi ad una consulente di stile (Enrica Chicchio) che si è messa al lavoro sul suo guardaroba sfruttando i principi dell’armocromia. Apriti cielo: tanto è bastato per far piombare su Schlein accuse a destra (soprattutto) e a manca, per il suo essere (a quanto pare) forse fin troppo chic per una leader di sinistra.
Matteo Renzi però non ci sta ed è quindi entrato a gamba tesa nel merito della questione, spiegando il suo punto di vista. Quello che l’ex premier recrimina alla collega non è di certo il look, quanto piuttosto una linea politica che ad oggi non condivide. Ecco le parole dell’ex sindaco di Firenze: «Elly Schlein viene attaccata per l’intervista a Vogue. Troppo pop, dicono i critici. Una decina d’anni fa fui attaccato per lo stesso motivo. Ovviamente quelli che dentro il Pd allora mi accusarono di personalismo oggi plaudono alla svolta giovanile della segretaria. Ma questa è un’altra storia. Il punto per me è un altro».
Ecco quale: «Trovo assurdo attaccare Schlein per la sua personal shopper o la sua armocromista. Sarò vecchia maniera ma non mi interessa sapere quanto prende la sua consulente di immagine o chi la paga. A me interessa la politica. Le differenze con la Schlein non sono sul trench ma sull’utero in affitto, sul termovalorizzatore e sul nucleare, sul concetto di lavoro e sulle tasse, sui sussidi, sul merito nella scuola, sull’Ucraina e sull’esercito europeo, sulla giustizia e sul garantismo. Su questi temi non c’è nessun consulente di immagine che possa aiutarti: contano le idee. Penso che i riformisti possano accettare tutte le scelte cromatiche, gli outfit, le acconciature, ma dalle idee non si scappa. La fuga dal Pd non nasce dalle interviste a Vogue ma dalla mancanza di chiarezza sui contenuti. Noi forse non azzecchiamo sempre i colori e talvolta veniamo spettinati in foto. Ma abbiamo le idee chiare sulla politica. E siamo pronti a confrontarci a viso aperto con tutti».
Interviene anche la personal shopper della segretaria dem
L’esperta che si è occupata degli abiti indossati dalla segretaria del Pd in questi ultimi tempi ha, tra l’altro, concesso a sua volta una lunga intervista a La Repubblica dove ha avuto modo di raccontare la sua esperienza al fianco della celebre cliente. Enrica Chicchio ha rivelato di aver selezionato per la Schlein outfit dai colori freddi, contrastanti e saturi. L’obiettivo è quello di regalarle un’immagine in linea con il suo target di riferimento: di sinistra, giovane e con un occhio di riguardo alla sostenibilità.