A diverse settimane dalla rottura definitiva, arriva il primo sgambetto di Italia Viva ad Azione. Matteo Renzi ha annunciato l’ingresso nel suo partito di due elementi di spicco, entrambi provenienti dal partito guidato dall’ex alleato Carlo Calenda. E lo ha fatto in maniera ufficiale, richiamando i giornalisti in un hotel di lusso per presentare sia Naike Gruppioni, deputata bolognese alla prima legislatura, sia Giulia Pigoni. E quest’ultimo è stato un colpo non da poco, se si pensa che fino a oggi la consigliera regionale, eletta con la lista Bonaccini, era la coordinatrice regionale di Azione.

Renzi: «Non ci arrendiamo a melonismo, schleininismo e contismo»
Renzi, alla presentazione, è stato chiaro: «Noi non ci arrendiamo al melonismo allo schleininismo e al contismo. Naike è stata eletta nelle file del Terzo Polo e rimane lì, in un percorso per questo progetto. È una donna dell’impresa e sta in mezzo all’armocromista delle tute blu perché sta in fabbrica e si è sporcata le mani in prima persona. Grazie a lei incalzeremo il governo, a partire dal nostro progetto di industria 4.0, aumento dei salari e aumento della produttività». Poi passa a Giulia Pigoni: «è una persona entusiasta e ricordo che è stata eletta con la lista Bonaccini. Governatore che noi sosteniamo oggi e domani. Speriamo di riprendere il discorso con Calenda ma intanto noi andiamo avanti sul Terzo Polo».
L’attacco ad Azione: «Italia Viva accoglie»
Ma Renzi non si ferma e tuona contro il partito di Calenda. Pur parlando di apertura, infatti, chiosa lanciando quello che definisce «un appello» ma che suona come una critica ai «dirigenti di Azione». L’ex premier dichiara: «Se la gente va via occorre farsi una domanda, Italia Viva invece accoglie e arriveranno altre persone. Sui risultati delle amministrative non mi preoccupo: il voto del Terzo Polo nelle amministrative è difficile perché senza alleanza non hai spazio».

Calenda: «Appreso dai giornali»
E Carlo Calenda ha utilizzato il suo profilo Twitter per rispondere: «Abbiamo appreso stamattina da un giornale di questo “scippo”. Faccio i migliori auguri a Naike. Ogni scelta è legittima e rispettabile. Mi permetto solo di notare che, per rispetto alla comunità che l’ha eletta sei mesi fa quasi senza conoscerla, una comunicazione preventiva sarebbe stata più elegante. Ma immagino che l’uscita a sorpresa fosse parte dell’accordo di ingaggio. Questa vicenda, altrimenti irrilevante, spiega bene la distanza nei comportamenti con Matteo Renzi. Mentre noi eravamo impegnati in giro per l’Italia a sostenere le liste, spesso fatte insieme, per le amministrative lui era in queste faccende affaccendato. Buona strada».
Abbiamo appreso stamattina da un giornale di questo “scippo”. Faccio i migliori auguri a Naike. Ogni scelta è legittima e rispettabile. Mi permetto solo di notare che, per rispetto alla comunità che l’ha eletta sei mesi fa quasi senza conoscerla, una comunicazione preventiva… pic.twitter.com/Yo1541efEC
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) May 16, 2023