Renato Crotti condannato a cinque anni e mezzo per prostituzione minorile
Il giudice ha condannato Renato Crotti a 5 anni e 6 mesi di reclusione per prostituzione minorile e pedopornografia
Renato Crotti è stato condannato a 5 anni e 6 mesi dal giudice di Brescia Angela Corvi per reati come prostituzione minorile e pedopornografia. L’ex direttore della radio cattolica di Crema ora dovrà scontare la sua pena. Ecco tutti i dettagli sulla vicenda.
Renato Crotti arrestato anche per la sottrazione di fondi
Renato Crotti era un professionista molto conosciuto a Crema ed era il direttore di Radio Antenna 5, la radio ufficiale della diocesi di Crema. Tuttavia, la verità sul suo conto era emersa già nell’ottobre 2021, quando era stato arrestato in seguito a un’indagine sulla prostituzione minorile condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza.
Comunque, l’indagine era inizialmente partita perché la Guardia di Finanza aveva indagato su circa 300mila euro di fondi Onlus sottratti all’associazione “Uniti per la provincia di Cremona”. A quanto pare, dietro la sottrazione illecita ci sarebbe proprio Renato Crotti, all’epoca dei fatti gestore dell’associazione benefica, che deve rispondere anche delle accuse di associazione a delinquere e truffa.
Le prove contro l’uomo e le testimonianze contro di lui
Indagando su Renato Crotti, le autorità avevano scoperto una fitta rete di minori gestita dall’ex direttore della radio cattolica di Crema. Nel suo telefonino erano presenti contatti e file di vario genere che facevano intuire un vero e proprio traffico di prostituzione minorile. In particolare, sembra che Crotti gestiva diverse ragazze sedicenni che si prostituivano per far guadagnare l’uomo. A volte i rapporti erano anche virtuali e avvenivano attraverso scambi di foto o video online. Sotto questo punto di vista quindi, il professionista era a capo anche di una rete di pedopornografia.
Gli agenti hanno raccolto anche testimonianze di persone che, quando erano minorenni, avevano avuto rapporti sessuali con Renato Crotti. Questi testimoni hanno raccontato di essere stati pagati attraverso i fondi della Onlus che Crotti gestiva. Al momento l’accusato è in carcere e sta seguendo un corso di recupero, dopo la richiesta di patteggiamento dei suoi legali la sua prossima udienza è fissata il 10 novembre.