Francesco Rocca, eletto presidente della Regione Lazio a inizio marzo, ha dato il via alle assunzioni di 23 collaboratori: tra essi figura Giuliana Fini, primogenita di Gianfranco, ex presidente della Camera dei deputati e leader di Alleanza Nazionale. Per lei è pronto un posto all’ufficio cerimoniale. Il suo nome è comparso nella nota ufficiale indirizzata alla Direzione affari istituzionali e personale, firmata dal governatore Rocca, in cui viene chiesta l’assunzione dei 23 collaboratori «a tempo pieno e determinato fino alla fine della legislatura». La figlia dell’ex leader di An, 38 anni, aveva già lavorato con Rocca nell’ufficio cerimoniale quando il neo presidente del Lazio era capo della Croce Rossa internazionale.

Rocca e Giuliana Fini, il legame della Croce Rossa
Giuliana Fini, classe 1985, lavora da cinque anni per la Croce Rossa, nell’Unità Operativa Merchandising e Uniformi, di cui è diventata responsabile nel 2021 anni fa. Prima ancora, tra il 2016 e il 2018, ha lavorato come intermediaria assicurativa. In precedenza aveva lavorato per sette anni per un’agenzia di eventi. Avvocato da sempre attivo nel volontariato, Rocca è entrato nella Croce Rossa Italiana nel 2007, diventato commissario straordinario a novembre del 2008 e presidente nazionale nel 2013, incarico ricoperto fino alla fine dell’anno scorso. Da 2017 è anche presidente della Federazione internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.

Gli altri nomi scelti dal governatore del Lazio
Oltre a Giuliana Fini, nella lista degli assunti spuntano poi i nomi di Andrea Urbani, direttore della Sanità con Renata Polverini, indagato nell’inchiesta della Procura di Bergamo sulla gestione dell’emergenza Covid; di Daniele Belli, ex deputato di Alleanza Nazionale ed ex portavoce di Francesco Storace; di Andrea Signorini, ex consigliere municipale a Roma. Assunzione poi per altre personalità provenienti dalla Croce Rossa, come Riccardo Iotti e Silvia Amici. Presente nell’elenco poi Federico Rocca – nessuna parentela -, esponente di Fratelli d’Italia già consigliere capitolino e presidente della Commissione trasparenza, che il governatore vuole impegnare nella comunicazione istituzionale.