Regionali Lombardia, a Milano niente file separate per maschi e femmine

Redazione
07/02/2023

Il Comune vuole favorire il voto inclusivo, transgender e non binari. Una scelta importante su una regola, quella delle file divise in uomini e donne, contestata ormai da tempo a ogni tornata elettorale.

Regionali Lombardia, a Milano niente file separate per maschi e femmine

Il Comune di Milano ha deciso: per le Regionali di domenica e lunedì prossimi, nei seggi non ci saranno file divise in base al genere femminile e maschile. Una scelta importante per favorire il voto inclusivo. E per renderlo possibile è stato realizzato anche un video, in collaborazione con l’attivista Alec Sebastian D’Aulerio e l’Arcigay, in cui viene spiegato ai presidenti di seggio un nuovo protocollo. L’obiettivo è sensibilizzarli a «garantire che a ciascuna persona, indipendentemente da età, genere, orientamento sessuale, disabilità, religione o provenienza, sia permesso di esercitare questo diritto in tutta serenità».

La pratica contestata «da diversi anni»

Il Comune di Milano, quindi, ha deciso di cambiare le modalità di voto, proprio in vista della nascita del registro alias all’Anagrafe. Dal comune spiegano che la pratica di dividere in due file «da diversi anni viene contestata perché discriminante e lesiva nei confronti delle persone transgender e non binarie. Mettersi in fila in base al genere assegnato alla nascita costringe, nei casi in cui esso non corrisponda alla propria identità o espressione di genere, a coming out forzati che possono sfociare in situazioni di imbarazzo o disgusto, a causa delle quali molte persone sono portate a scegliere di rinunciare al voto».

Regionali Lombardia, a Milano niente file separate per maschi e femmine. Per favorire il voto inclusivo, il Comune sceglie la fila unica
Una donna alle urne (Getty)

Il Comune: «Optiamo per modalità non discriminante»

Repubblica riprende le spiegazioni del Comune e l’obiettivo, che è quello di optare per «una modalità non discriminante e maggiormente rispettosa dell’identità di genere di ciascuno. Un’iniziativa in linea con la mozione “Provvedimenti volti a favorire l’inclusione e la cittadinanza delle persone transgender”, approvata dal Consiglio comunale nel maggio dell’anno scorso». E oltre alla scelta di annullare la divisione, il delegato per le Politiche sull’accessibilità del Comune di Milano, Giuseppe Arconzo, ha richiamato l’attenzione sul voto riservato agli elettori non autonomi.

Gaia Romani: «Diritto di voto da garantire a ogni persona»

Ciò che intende fare il Comune lo spiega bene l’assessora ai Servizi civici e generali, Gaia Romani: «In poco più di un anno abbiamo avuto tre appuntamenti elettorali, che hanno richiesto sforzi non indifferenti a tutta la macchina organizzativa del Comune. Tre sfide che ci hanno anche permesso, però, di toccare con mano quali fossero gli aspetti da migliorare ed efficientare. E prima di tutto infatti abbiamo voluto intervenire affinché il diritto di voto fosse garantito, nella massima serenità, a ogni persona. Purtroppo la divisione per genere basata su un sistema binario dei registri elettorali, prevista da una legge dello Stato, non ci consente di intervenire oltre. Ma con questa iniziativa, proviamo a fare un passo in avanti e dare una risposta alle tante realtà e associazioni che da anni fanno azioni di sensibilizzazione, denunciando una regola discriminante e per nulla rispettosa delle persone transgender e non binarie».

Regionali Lombardia, a Milano niente file separate per maschi e femmine. Per favorire il voto inclusivo, il Comune sceglie la fila unica
Elezioni (Getty)