D’accordo che il centrodestra parte avvantaggiato nel Lazio, sulla scia del risultato delle Politiche come dimostrano gli ultimi sondaggi che danno la coalizione oltre il 50 per cento. D’accordo che le lacerazioni del centrosinistra giocano a favore, soprattutto dopo che il campo largo dal Pd al M5s è definitivamente naufragato. Ma «questo non può giustificare ulteriori ritardi nella scelta del candidato governatore», mugugnano gli alleati di FdI, partito cui spetta indicare il nome per la corsa alla successione di Nicola Zingaretti.
Scendono le quotazioni di Colosimo, salgono quelle di Trancassini e Procaccini
Un mugugno che è diventato un «disagio» e che si è tradotto in un vero e proprio pressing da parte di Lega e Forza Italia nei confronti di Giorgia Meloni perché si decida a mostrare le carte. Nel mazzo figura la consigliera regionale uscente Chiara Colosimo. Considerata una fedelissima della premier, rumor interni a FdI danno però le sue quotazioni in discesa. Al contrario di Paolo Trancassini, attuale questore del partito alla Camera e già sindaco di Leonessa, nel Reatino. Un nome che non dispiacerebbe ai Fratelli d’Italia fuori dai confini romani. Come del resto quello dell’europarlamentare Nicola Procaccini, altro ex amministratore locale (è stato primo cittadino di Terracina). Se pare accantonata l’ipotesi di un profilo più tecnico incarnato dal presidente nazionale della Croce Rossa Francesco Rocca, è ancora in lizza invece quello dell’attuale vicepresidente della Camera ed esponente di peso della destra romana, Fabio Rampelli.

Meloni e il caso Rampelli
Proprio sul suo nome, raccontano fonti vicine al dossier, «si è creato lo stallo». Non solo, ma si starebbero addensando le maggiori frizioni dal momento che «Rampelli ha dato da tempo la sua disponibilità, ma pesano i trascorsi con Meloni, seppure i rapporti tra i due oggi siano migliorati». La leader di Fdi infatti è allergica alle correnti, mentre Rampelli è rimasto legato ai suoi Gabbiani di Colle Oppio, nei quali è cresciuta politicamente la stessa Meloni. Non va poi dimenticato che l’attuale vicepresidente della Camera è rimasto escluso dalle ultime partite importanti: quella del Campidoglio, quando gli fu preferito Enrico Michetti, e quella del governo. Dentro FdI la mettono così: «La vittoria nel Lazio è a portata di mano, chiunque sia il candidato. Tutto sta a capire le intenzioni di Giorgia. Se vorrà prediligere una pax interna, garantendo una navigazione più tranquilla al governo, allora non potrà ignorare una figura di peso come Rampelli. Se invece vorrà guardare al nuovo corso, sia Procaccini che Trancassini sono suoi fedelissimi. Oltre al fatto che garantirebbero il superamento di una visione romanocentrica, con un’attenzione alle province dove il centrodestra è più forte».

Il pressing di Salvini e della Lega
Nel frattempo, però, come detto, gli alleati scalpitano. Anche oggi il leader della Lega Matteo Salvini è tornato ad augurarsi che il nome del candidato del Lazio «arrivi il prima possibile». Con tanto di frecciatina all’indirizzo di FdI: «Stiamo aspettando da tanto, l’indicazione non spetta a noi, noi sulla Lombardia l’abbiamo data da tempo». Fonti del Carroccio intercettate da Tag43 non nascondono «il fastidio che sta creando questa situazione. Sappiamo che Fratelli d’Italia sta risolvendo i suoi problemi interni, ma tali problemi non devono danneggiare né il Lazio e né i suoi cittadini». C’è chi, poi, incalza: «Noi siamo pronti, non vediamo l’ora di iniziare questa campagna elettorale, se ce lo permetteranno…». Paletti sui nomi dalle parti della Lega non ce ne sono: «A noi interessa che il profilo politico sia alto e con esperienze amministrative. Tutte caratteristiche che i nomi in lizza hanno». Quanto all’ipotesi che l’annuncio ufficiale possa arrivare nel corso del festeggiamento per il decennale di FdI il prossimo 15 dicembre, si limitano a dire: «La cosa importante è che la scelta venga prima condivisa, come è normale che sia». Proprio le modalità dell’annuncio sono motivo di riflessione dalle parti di via della Scrofa.

Forza Italia rilancia Gasparri
Tema sensibile e molto sentito anche tra gli azzurri. Tant’è che ieri durante il pranzo di Natale ad Arcore, Forza Italia ha deciso di chiedere una rosa di nomi alla premier, «come del resto è accaduto di recente per il voto in Sicilia quando fu chiesto a noi un ventaglio di candidati e sulla base di quello poi gli alleati scelsero Renato Schifani», spiega a Tag43 un parlamentare. Gli azzurri si augurano ora che il nodo possa essere sciolto a breve: «Ci aspettiamo una risposta già entro questa settimana. Laddove poi FdI dovesse avere problemi nell’individuare profili adatti, noi comunque, senza alcuna pretesa e solo per spirito collaborativo, ne abbiamo uno conosciuto e riconosciuto e cioè Maurizio Gasparri».